Un pastore protestante condannato a 3 anni di carcere
Ho Chi Minh City (AsiaNews/Agenzie) Nguyen Hong Quang, un pastore della chiesa protestante mennonita, è stato condannato a 3 anni di carcere per "azioni contro le autorità locali". Il tribunale di Ho Chi Minh City ha inoltre condannato altre 5 persone, "complici" del pastore, a pene comprese fra i 9 mesi e i 2 anni di prigione. Al processo, svoltosi oggi e conclusosi in una sola giornata, è stato proibita la presenza dei giornalisti stranieri.
Nguyen Hong Quang (nella foto) era stato arrestato lo scorso 8 giugno mentre teneva un incontro di scout a casa sua, nella periferia della capitale. Nguyen Hong Quang è segretario generale della Chiesa mennonita, considerata fuori legge dal governo vietnamita. È molto noto nel Paese per la sua attività di avvocato in favore della libertà religiosa, dei diritti dei montagnard, dei contadini e perseguitati politici.
Le autorità giudiziarie avevano affermato che l'avvocato cristiano era stato arrestato "non per motivazioni religiose", ma "per aver incitato la popolazione ad opporsi ai responsabili della sicurezza pubblica". L'accusa si riferisce al 2 marzo scorso quando Nguyen Hong Quang aveva guidato la protesta di decine di persone contro l'imprigionamento di 4 pastori mennoniti.
La condanna di Nguyen Hong Quang è solo l'ultima di una serie di azioni repressive contro la Chiesa mennonita e i cristiani in generale in Vietnam: il mese scorso la polizia ha raso al suolo una cappella della congregazione protestante. Secondo Human Right Watch, organizzazione per i diritti umani, si tratta di un chiaro indicatore della politica repressiva del governo contro la possibilità di professare in modo libero il proprio credo.
La libertà religiosa in Vietnam sta per subire una nuova pesante restrizione: il 15 novembre entrerà in vigore la nuova Ordinanza governativa sulle credenze e le religioni, che vuole controllare non solo le organizzazioni di culto ma anche il sentimento religioso. I vescovi cattolici vietnamiti e numerosi esponenti religiosi hanno giudicato la nuova legge lesiva della piena libertà della Chiesa. Mons. Etienne Nguyên Nhu Thê, vescovo di Huê ha dichiarato ad AsiaNews che con questa ordinanza si è "in un sistema di permessi e concessione che non prevede piena libertà religiosa". (LF)