09/07/2007, 00.00
IRAQ
Invia ad un amico

Un nuovo sacerdote per Mosul, prime comunioni a Baghdad

Nel fine settimana ordinato un nuovo sacerdote caldeo nella diocesi di Mosul: “Continuerò il lavoro di p. Ragheed”. A Baghdad 59 bambini siro-cattolici ricevono la Prima Comunione. Il vescovo: “Non cediamo alle minacce di chi fa il male”.

Karamles (AsiaNews) – Nuove ordinazioni sacerdotali, bambini che fanno la Prima Comunione, la comunità cristiana in Iraq non si arrende alla sistematica persecuzione di cui è oggetto. Nel fine settimana si sono svolte due cerimonie significative a Baghdad e Karamles. Qui, il 7 luglio, nella chiesa di Mar Addai, è stata ordinato un nuovo sacerdote caldeo, p. Ephram Gallyana, 31 anni. A celebrare la Santa Messa - come riporta il blog Baghdadhope - è stato il vescovo di Mosul, mons. Faraj P. Rahho. Il nuovo sacerdote appartiene alla sua diocesi, ma ragioni di sicurezza hanno imposto lo svolgimento della funzione a Karamles, la stessa cittadina dove il 4 giugno scorso sono stati celebrati i funerali di Padre Ragheed Aziz Ganni e dei tre suddiaconi uccisi con lui il giorno prima a Mosul. Proprio sulla tomba di p. Ragheed, p. Ephram ha deposto una croce di rose gialle con la scritta: “Da tuo fratello, padre Ephram Gallyana”. A conferma del coraggio con cui questi giovani sacerdoti si preparano ad affrontare i difficili tempi che li attendono in un Iraq martoriato dalla violenza il neo sacerdote si è impegnato a “continuare il lavoro di p. Ragheed”.

Testimoni di grande coraggio sono anche i 59 bambini che ieri a Baghdad hanno ricevuto la loro Prima Comunione. Vestiti come novizi monaci e suore i piccoli si sono recati alla chiesa siro-cattolica di Nostra Signora della Salvezza. “Ho pregato Gesù per il ritorno di mio padre sano e salvo a casa” dice Matti, 11 anni; il papà è stato rapito 9 mesi fa e da allora di lui non si sa più nulla. “Non soccombiamo alle minacce di chi fa il male” è l’invito rivolto durante la messa dall’arcivescovo siro-cattolico della capitale, Athanese Matti Matoka. Citato dal sito Ankawa.com lo stesso presule racconta che “nonostante il pericolo, per oltre un mese i bambini si sono incontrati in parrocchia per seguire il catechismo”. “Molte chiese di Baghdad – continua – hanno cancellato le cerimonie per la Prima Comunione per evitare possibili attacchi, ma noi abbiamo deciso di andare avanti con il nostro programma”.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Bombe, ma anche persecuzione nascosta per cacciare i cristiani dall'Iraq
31/01/2006
Uccisi, rapiti, minacciati: vita dei cristiani a Mosul
12/01/2007
Chiesa assira e Patriarcato caldeo: “dialogo e unità” a difesa dei cristiani in Medio oriente
08/10/2013
Prima comunione a Mosul, fra gli spari divenuti "fuochi d'artificio"
07/08/2006
P. Ragheed di Mosul: "Testimoniare Cristo in Iraq, anche a rischio della vita"
09/12/2004


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”