Un numero verde per le domestiche straniere sfruttate
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – La Malaysia prende misure contro lo sfruttamento delle lavoratrici immigrate. Tra i provvedimenti, la sospensione delle licenze a diverse agenzie di collocamento e l’istituzione di un numero verde per i reclami degli impiegati stranieri. L’iniziativa si è imposta dopo la rocambolesca vicenda della domestica indonesiana fuggita con una fune fatta di coperte dall’appartamento dove viveva e lavorava a Kuala Lumpur. Lo scorso 9 giugno la donna, Ceriyati Dapin, 33 anni, si era calata dal 15° piano per fuggire dai soprusi dei suoi datori di lavoro, che a suo dire la picchiavano. I vigili del fuoco l'hanno poi messa in salvo intorno al 10° piano. Il datore di lavoro di Ceriyati è stato arrestato due gironi dopo e ora è in custodia della polizia che sta investigando.
Il caso ha riportato all’attenzione pubblica l’annoso problema dello sfruttamento degli immigrati in Malaysia; il Paese fa grande affidamento su questo tipo di manodopera, soprattutto proveniente dall’Indonesia. Stime ufficiali parlano di circa 1200 domestiche indonesiane in fuga ogni mese. Le cause sono riconducibili a maltrattamenti di vario tipo, stipendi non pagati, orari di lavoro disumani, mancanza di libertà di movimento.
Per rimediare anche al danno di immagine, Kuala Lumpur oggi ha sospeso in via temporanea la licenza a 20 agenzie di collocamento per domestiche straniere e ha stilato una lista di 85 dipendenti che sarebbero implicati in casi di salari non retribuiti e irregolarità. Le agenzie ora hanno tempo fino al 30 giugno per fare appello, altrimenti la loro licenza verrà revocata in modo definitivo. Intanto ieri il ministero degli Interni malaysiano ha attivato un telefono, operativo 24 ore su 24, cui i lavoratori immigrati potranno denunciare i casi di abusi subiti.