Un convegno internazionale a Macao nel centenario del Concilio di Shanghai
L'annuncio sul settimanale della diocesi: a giugno esperti da tutto il mondo riuniti per riflettere sulla Chiesa in Cina a 100 anni dall'evento voluto da Pio XI e dall'allora delegato apostolico mons. Celso Costantini. Pietra miliare nello sviluppo dell'evangelizzazione del popolo cinese.
Macao (AsiaNews) - Nella prossima estate a Macao una conferenza internazionale ricorderà il centenario del Concilio plenario della Cina, l’incontro tra tutti i vescovi e i vicari cattolici che si tenne nel 1924 a Shanghai su mandato di Pio XI e che rappresenta una pietra miliare per la storia della Chiesa in Cina. Il simposio si terrà dal 26 al 29 giugno e sarà promosso dalla Facoltà di Scienze religiose e filosofia dell'Università di San Giuseppe (USJ) e dal Centro Xavier per la memoria e l'identità, promosso dal medesimo ateneo.
A dare notizia dell’evento è un articolo pubblicato sul sito di O Clarim, il settimanale diocesano della Chiesa cattolica di Macao. Il “Primum Concilium Sinense” si svolse dal 15 maggio al 12 giugno 1924 e fu un momento importantissimo nello sviluppo dell'evangelizzazione del popolo cinese. Pensato e promosso dall’allora delegato apostolico in Cina, mons. Celso Costantini, affermò con forza che i cattolici cinesi avrebbero dovuto, da quel momento in poi, partecipare in prima persona alle decisioni canoniche e accedere a maggiori responsabilità ecclesiali. Fu la premessa all’ordinazione dei primi sei vescovi cinesi autoctoni, che sarebbero stati poi celebrata da Pio XI a Roma nel 1926.
Sull’eredità del Concilio di Shanghai alla luce del contesto di oggi, al convegno del prossimo mese di giugno si confronteranno per quattro giorni a Macao esperti di fama mondiale sulla storia della Chiesa in Cina: tra loro p. Gianni Criveller, missionario italiano del Pime e direttore editoriale di AsiaNews, il sinologo austriaco Leopold Leeb e Anthony Lam Sui-ky, ricercatore dell’Holy Spirit Center di Hong Kong.
“La visione del Concilio di Shanghai di una Chiesa locale in comunione con la Chiesa universale ha incoraggiato un maggior numero di sacerdoti ad evangelizzare in modi considerati più adatti al popolo cinese - commenta il prof. Thomas Cai, direttore del Centro Xavier per la memoria e l'identità, nell’articolo pubblicato da O Clarim che annuncia l’iniziativa -. Questa visione fu poi riaffermata anche dal Concilio Vaticano II. Potrebbe ispirare un nuovo Concilio per la Cina oggi? Su questo tema si devono considerare molte questioni pratiche. Forse è meglio lasciare la domanda ai relatori del nostro simposio”.