Un continente in ginocchio per lo tsunami (scheda)
Roma (AsiaNews) Il conto dei morti del terremoto nel sudest asiatico sale di ora in ora: l'ultimo dato disponibile parla di 68 mila vittime. Si tratta però di un numero provvisorio: i dispersi sono migliaia, sepolti dal fango e trascinati via dalla forza dello tsunami. Ora il pericolo maggiore, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è rappresentato dalle epidemie: "Le conseguenze del terremoto" dichiara David Tabarro, capo dell'unità di crisi dell'Oms "possono diventare piccola cosa in confronto alle sofferenze che affliggeranno le popolazioni colpite dal disastro".
Ecco di seguito un aggiornamento per ogni paese toccato dalla tragedia.
INDONESIA
L'Indonesia è per ora lo stato più colpito dal sisma: il ministro della Salute Chua Soi Lek ha confermato la cifra di 32.502 vittime. Secondo il vice presidente Kalla, comunque, il conto dei morti potrebbe presto raggiungere quota 40 mila. Nella sola città di Meulaboth (sulla costa occidentale dell'isola) sono state trovati 3400 cadaveri, ma si pensa che le vittime nella città saranno 10 mila. La potenza del terremoto potrebbe aver spostato di 20 metri l'isola di Sumatra, la più vicina all'epicentro del sisma. Kalla ha detto che il periodo di emergenza nel paese durerà 1 anno, mentre ci vorranno 5 anni per la ricostruzione.
SRI LANKA
Secondo l'ultimo dato ufficiale il maremoto ha causato 21.700 morti in Sri Lanka; i senza tetto sono oltre 1 milione e mezzo. Il presidente Chandrika Kumaratunga ha dichiarato venerdì giorno di lutto nazionale e ha invitato gli abitanti ad aiutarsi nei soccorsi superando le differenze religiose. Testimoni hanno riferito di un treno spazzato via dall'onda anomala: tutti gli 802 passeggeri sono periti nel disastro.
INDIA
In India i morti accertati ammontano a 12.419. Le zone più colpite sono le isole Andaman e Nicobar, situate nell'Oceano indiano e molto vicine all'epicentro del maremoto. Qui le vittime sono per il momento 7 mila. Il 20% della popolazione di una delle isole, Car Nicobar, risulta morto, ferito o disperso a causa dello tsunami. Anche lo stato sudorientale del Tamil Nadu ha avuto ingenti perdite: qui sono decedute 4.642 persone. Gli altri stati colpiti sono il Kerala (168 vittime) e l'Andhra Pradesh (104 morti).
THAILANDIA
Sono 1.543 i morti finora accertati in Thailandia (8.950 i feriti). Tra le vittime ci sono 473 turisti stranieri, che stavano passando le vacanze natalizie nelle famose località del paese, come Phi Phi Island e l'isola di Phuket. Tra i turisti morti vi sono 54 svedesi, 49 tedeschi, 43 inglesi e 84 identificati come "caucasici". I turisti italiani morti sono 11. Il nipote del re è annegato mentre faceva sci d'acqua. Il sovrano ha stanziato 30 milioni di baht (570 mila euro) dal suo conto personale per i soccorsi alla popolazione.
MYANMAR
Sono 90 le vittime nell'ex Brimania a causa del terremoto, che ha distrutto 17 villaggi: lo affermano fonti dell'Onu, mentre secondo la giunta militare i morti sono 36. Le zone più colpite dal sisma sono la provincia di Ayeyarwaddy a sudovest di Yangon e la regione meridionale di Tanintharyi, al confine con la Thailandia
MALAYSIA
In Malaysia i morti fin qui riconosciuti sono 60. Le regioni più colpite dal sisma sono quelle che si trovano nella penisola malese, ad ovest: si tratta dello stato del Penang, con 30 morti, il Kedah, il Perak e il Perlis. Nella città costiera di Slungai Petani ci sono state 26 vittime e nel Langkawi 4 morti. Il vice primo ministro Datuk Seri Najib Tun Razak ha dichiarato che il governo concederà un aiuto immediato di 1000 ringit (pari a 196 euro) alle famiglie che hanno perso un loro caro nel disastro.
MALDIVE
Il numero di vittime nelle Maldive è attualmente di 55, i dispersi sono 69. Circa 9 mila persone sono rimaste senza casa mentre le abitazioni distrutte sono 2 mila. Ingenti e incalcolabili i danni all'industria turistica.
BANGLADESH
Due le vittime in Bangladesh a seguito dell tsunami: un battello si è rovesciato a causa delle onde dell'oceano impazzito, facendo annegare due passeggeri. Ieri il primo ministro Khaleda Zia ha offerto "tutto l'aiuto possibile" agli stati vicini colpiti dal disastri: Sri Lanka, India e Maldive.
AFRICA
L'onda anomala dello tsunami ha raggiunto anche le coste africani, causando la morte di 110 pescatori in SOMALIA. In TANZANIA si sono registrate 10 vittime, una in KENYA. (LF)