04/01/2023, 10.49
INDIA - RUSSIA
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Un altro cittadino russo morto in Orissa: il terzo in 15 giorni

di Nirmala Carvalho

Il corpo di Milyakov Sergey, capo ingegnere navale, è stato rinvenuto ieri nella sua cabina di politaggio. A fine dicembre due oligarchi erano deceduti in circostanze sospette in un hotel di Rayagada. La polizia indiana dice di non aver trovato prove legate a un "atto criminale", ma le indagini continuano.

Bhubaneswar (AsiaNews) - Un altro cittadino russo è stato trovato morto ieri nello stato orientale dell’Orissa. si tratta del terzo nelle ultime due settimane, dopo che i corpi di due oligarchi russi sono stati ritrovati a fine dicembre in un hotel nella città di Rayagada.

L'ultima vittima si chiamava Milyakov Sergey: il cadavere è stato ritrovato ieri nella cabina di pilotaggio della nave MB Aldnah, ancorata al porto di Paradip, nel distretto di Jagatsinghpur. L'uomo, 51 anni, era l'ingegnere capo dell’imbarcazione, diretta a Mumbai dal porto di Chittagong, in Bangladesh. 

Le autorità del porto di Paradip hanno iniziato le indagini, mentre gli agenti del Crime Investigation Department (Cid) e del Criminal Branch (Cb) stanno ancora indagando sulle morti degli altri due russi. Il direttore generale della polizia dell’Orissa, S. K. Bansal, ha dichiarato che le indagini sono state condotte con “mente aperta” e che finora non sono state trovate “prove di alcun atto criminale”. 

I due oligarchi si trovavano nello Stato indiano per turismo insieme ad altri uomini, anch’essi cittadini russi. Pavel Antov, 65 anni, il cui corpo è stato rinvenuto il 24 dicembre, sarebbe caduto dal terzo piano dell’hotel presso cui alloggiava - il referto dell’autopsia indica morte per lesioni interne, secondo quanto dichiarato dalla polizia - mentre Vladimir Bidenov, 61 anni, sarebbe stato colpito da un attacco cardiaco due giorni prima. Il corpo è stato trovato nella sua stanza all'hotel Sai International circondato da bottiglie di vino.

Antov era un parlamentare russo e proprietario di un'azienda produttrice di salsicce. La sua morte arriva dopo la pubblicazione nei mesi scorsi di uno stato Whatsapp ritenuto critico nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina. Diversi cittadini russi di alto profilo nel corso del 2022 sono morti in circostanze sospette, incluso Ravil Maganov, presidente della Lukoil, la seconda compagnia petrolifera nazionale che aveva chiesto la fine della guerra.

I due corpi non sono stati rispediti in Russia per essere sepolti, ma sono stati cremati in India, vicino a Rayagada, con il consenso dei familiari e dell'Ambasciata russa, e alcuni resti verranno utilizzati per l’esame forense.

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