Ucciso in Libano Pierre Gemayel, leader cristiano del fronte antisiriano
L'assassinio compiuto da un killer. Hariri accusa la Siria.
Beirut (AsiaNews) E' stato ucciso in un attentato Pierre Gemayel, leader del movimento maronita della Forze libanesi, ministro dell'Industria ed esponente di spicco della maggioranza antisiariana in Parlamento. Gemayel, 34 anni, figlio dell'ex presidente della Repubblica, Amin, è stato assassinato in quella che sembra una vera e propria esecuzione: un colpo alla testa sparato con una pistola dotata di silenziatore da un misterioso sicario nella zona di Jdeide, a est di Beirut.
L'uccisione di Gemayel cade in un momento di grande tensione politica, con Hezbollah ed i suoi alleati che, intenzionati a far cadere il governo Siniora, accusato di essere filoccidentale, si preparano ad annunciare le minacciate manifestazioni di piazza forse già per questo giovedì.
Il leader della maggioranza parlamentare antisiriana Saad Hariri, figlio dell'ex premier Rafic, ucciso a febbraio del 2005, ha già accusato piuttosto esplicitamente la Siria di essere coinvolta nell'attentato. "Credo ci sia la mano della Siria", ha detto in un intervento alla Cnn. Lo stesso Hariri ha appreso dell'assassinio mentre stava tenendo una conferenza stampa nella quale accusava la Siria di cercare di sabotare il Tribunale internazionale che dovrebbe giudicare gli assassini politici compiuti in Libano dal 2004, attraverso i suoi alleati libanesi. Annunciando la morte di Gemayel aveva implicitamente accusato Damasco. "Non c'é nulla da dire fra noi e questo regime", aveva detto, aggiungendo che "ora il Tribunale internazionale ci separa".