Ucciso Jan Mohammad Khan, consigliere di Karzai
Era un capo tribale di Uruzgan. Insieme all’uccisione di Wali Karzai, c’è il rischio di maggiore instabilità nel sud. Ieri ultimo giorno di responsabilità del gen. Petraeus. Oggi il comandante in capo delle truppe straniere è il gen. David Rodriguez.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Un anziano consigliere del presidente Hamid Karzai è stato ucciso ieri sera da uomini armati penetrati dentro la sua casa a Kabul. L’assassinio avviene a pochi giorni dall’uccisione del fratellastro del presidente, Wali Karzai, aumentando l’insicurezza sulla stabilità della zona sud del Paese.
Verso le 8 di sera, un gruppo armato ha fatto irruzione nella casa di Jan Mohammed Khan (v. foto), uccidendo lui e il parlamentare Mohammed Hashem Watanwal. È intervenuta anche la polizia che nel conflitto a fuoco ha ucciso anche uno degli assalitori.
Jan Mohammed Khan, già governatore della provincia di Uruzgan (nel sud del Paese), era un capo tribale assai influente. Il parlamentare ucciso era anch’egli di Uruzgan. Khan aveva aiutato Karzai nella lotta contro i Talebani, anche se molti lo criticavano per rapporti ambigui con le milizie locali e per violazioni contro i diritti umani.
L’uccisione di Khan avviene a meno di una settimana dall’assassinio del fratellastro di Karzai, che era governatore di Kandahar, luogo di nascita dei Talebani, situato anch’esso nel sud.
La loro morte rischia di rendere infuocata l’instabilità della parte meridionale del Paese, proprio mentre le truppe della Nato hanno iniziato il trapasso delle consegne all’esercito afghano.
Proprio ieri la Nato ha consegnato il controllo della provincia di Bamiyan (a ovest di Kabul), alle forze armate afghane, secondo un piano annunciato dal presidente Karzai il marzo scorso e che dovrebbe concludersi nel 2014.
Ieri era anche l’ultimo giorno di comando per il gen. David Petraeus, per un anno comandante in capo delle truppe Nato. Egli è stato chiamato a Washington come capo della Cia. Al suo posto, da oggi, vi è il gen. David Rodriguez.
Dopo circa 10 anni di guerra, in Afghanistan vi sono circa 150 mila truppe straniere, comprese 100mila dagli Stati Uniti.
Verso le 8 di sera, un gruppo armato ha fatto irruzione nella casa di Jan Mohammed Khan (v. foto), uccidendo lui e il parlamentare Mohammed Hashem Watanwal. È intervenuta anche la polizia che nel conflitto a fuoco ha ucciso anche uno degli assalitori.
Jan Mohammed Khan, già governatore della provincia di Uruzgan (nel sud del Paese), era un capo tribale assai influente. Il parlamentare ucciso era anch’egli di Uruzgan. Khan aveva aiutato Karzai nella lotta contro i Talebani, anche se molti lo criticavano per rapporti ambigui con le milizie locali e per violazioni contro i diritti umani.
L’uccisione di Khan avviene a meno di una settimana dall’assassinio del fratellastro di Karzai, che era governatore di Kandahar, luogo di nascita dei Talebani, situato anch’esso nel sud.
La loro morte rischia di rendere infuocata l’instabilità della parte meridionale del Paese, proprio mentre le truppe della Nato hanno iniziato il trapasso delle consegne all’esercito afghano.
Proprio ieri la Nato ha consegnato il controllo della provincia di Bamiyan (a ovest di Kabul), alle forze armate afghane, secondo un piano annunciato dal presidente Karzai il marzo scorso e che dovrebbe concludersi nel 2014.
Ieri era anche l’ultimo giorno di comando per il gen. David Petraeus, per un anno comandante in capo delle truppe Nato. Egli è stato chiamato a Washington come capo della Cia. Al suo posto, da oggi, vi è il gen. David Rodriguez.
Dopo circa 10 anni di guerra, in Afghanistan vi sono circa 150 mila truppe straniere, comprese 100mila dagli Stati Uniti.
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