Uccisi due poliziotti, 12 feriti vicino alle barricate delle “camicie rosse”
Stamane tre granate sono esplose davanti a un posto di blocco. Ieri notte un uomo ha sparato contro una pattuglia della polizia.
I gruppi anti-governativi negano ogni responsabilità. A rischio il piano di riconciliazione proposto da Abhisit.
Bangkok (AsiaNews) – Due poliziotti sono stati uccisi e 12 persone sono rimaste ferite oggi in un attacco con spari e granate vicino al luogo delle proteste delle “camicie rosse”, proprio mentre il governo tenta di negoziare una “road map” per chiudere la crisi politica e le dimostrazioni che hanno bloccato l’economia del Paese.
Tre granate sono scoppiate vicino al un posto di blocco di fronte al Lumpini Park, che fa da confine con la zona fortificata di barricate degli anti-governativi. Cinque poliziotti e quattro soldati sono stati feriti; uno dei soldati, 35enne, è morto in ospedale mentre veniva operato.
La notte prima un poliziotto è stato ucciso e quattro persone – due poliziotti e due civili – sono stati feriti nel distretto finanziario di Silom, controllato palmo a palmo per contenere le proteste. Secondo la polizia, un uomo in motocicletta ha sparato a una pattuglia. Non è chiaro chi è il responsabile di queste violenze.
I capi delle “camicie rosse” hanno negato ogni responsabilità e domandato al premier Abhisit Vejjajiva di ritirare dal quartiere di Silom tutte le forze di sicurezza, secondo il piano di riconciliazione proposto. La road map trova ancora resistenza sia nel campo delle “camicie rosse”, sia in quello delle “camicie gialle”.
Negli ultimi due mesi di proteste e scontri, sono morte 29 persone e circa 1000 sono rimaste ferite.
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