Uccisi 2 insegnanti buddisti nel sud
Un gruppo composto da presunti militanti islamici ha sparato e poi dato fuoco alle 2 vittime. Non si ferma la violenza nell’ex sultanato indipendente islamico.
Yala (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo composto da presunti militanti islamici ha ucciso questa mattina a colpi di pistola 2 insegnanti buddisti ed ha dato fuoco ai loro corpi vicino alla scuola dove insegnavano, nella parte meridionale della Thailandia. Lo confermano fonti della polizia locale.
I resti carbonizzati sono stati ritrovati a 100 metri dall’ingresso della scuola, nei pressi del furgoncino su cui i 2 erano seduti prima dell’arrivo degli estremisti.
Una delle vittime, Chamnong Koopathanaphong, era il preside della scuola, che si trova nella provincia di Yala, mentre l’altra, Manoo Sornkaew, insegnava. Secondo la polizia, i 2 erano già morti nel momento in cui sono stati bruciati.
La parte meridionale del Paese è da tempo teatro di scontri sanguinosi fra la comunità musulmana e quella buddista. La regione, che confina con la Malaysia, era un sultanato indipendente annesso alla Thailandia nel 1902 ed ora un gruppo di militanti islamici chiede con la violenza a Bangkok una nuova indipendenza. Da gennaio 2004, gli scontri hanno fatto già 1700 vittime.
Il nuovo governo militare del Paese, giunto al potere lo scorso settembre dopo un colpo di Stato pacifico, ha proposto ai leader dell’insurrezione una serie di offerte tese a restaurare la pace nella regione, ma fino ad ora queste sono state rifiutate.
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