Tsunami: vicini a 100.000 vittime; 5 milioni di sfollati
Roma (AsiaNews/Agenzie) - Sta per essere raggiunta quella cifra di 100.000 vittime dello tsunami ipotizzata ieri dalla Croce rossa internazionale, mentre l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ha lanciato un altro allarme: nelle zone colpite ci sono "sino a 5 milioni di persone senza un tetto, vulnerabili". Sono sfollati, persone che hanno perso tutto; altre ancora stanno abbandonando per paura le regioni costiere e vanno verso l'interno. Anche in questi casi, senza avere nulla da portare con sé.
Il bilancio delle perdite umane è attualmente ad 82.000 morti. Si tratta di vittime accertate, accanto alle quali ci sono i dispersi. Fuori da tali calcoli è e resterà chissà quanta gente: abitanti di periferie mai censiti o di villaggi interamente cancellati o di lavoratori come quel migliaio di immigrati del Myanmar, la scomparsa dei quali è stata denunciata da contadini thailandesi. Altre migliaia di immigrati dello stesso Paese lavorano sui pescherecci, spesso per uno o due dollari a giorno. E anche di loro non si sa niente.
Ciò premesso, queste le vittime accertate.
INDONESIA: 45.268 morti accertati finora, ma il vicepresidente Jusuf Kalla ha dichiarato che il bilancio potrebbe aumentare. Nella sola isola di Sumatra si teme che i morti possano arrivare a 80.000.
SRI LANKA: 22.799 vittime e 8.815 feriti.
INDIA: oltre 14.330 tra morti e dispersi, 6.000 dei quali nello Stato meridionale Tamil Nadu. Nelle isole Andaman e Nicobar, nel Golfo del Bengala, si parla di circa 4.000 vittime e migliaia di dispersi.
THAILANDIA: almeno 1.975 vittime e 6043 dispersi. Almeno la metà dei morti e dispersi sono turisti stranieri.
MALDIVE: almeno 75 morti confermati, 42 feriti
MYANMAR: almeno 90 vittime.
MALAYSIA: almeno 66 vittime più di 220 feriti, oltre 100 dispersi nella sola isola di Penang, sulla costa nordoccidentale.
BANGLADESH: almeno 2 bambini morti.
SOMALIA: 114 vittime, in prevalenza pescatori.
TANZANIA: 10 vittime.
KENYA: un morto.