Tsunami nell’Oceano Pacifico: 15 morti alle Salomone
L’onda anomala generata da un sisma sottomarino di magnitudo 8,1; oltre 2mila gli sfollati. Rientrato l’allarme tsunami per Indonesia, Papua Nuova Guinea e Giappone.
Honiara (Asianews/Agenzie) – Un forte sisma sottomarino ha generato oggi un devastante tsunami abbattutosi sulle isole Salomone, nell’Oceano Pacifico del sud. L’ultimo bilancio è di almeno 15 morti. Lo ha riferito un responsabile della provincia occidentale, la più colpita dal maremoto. “Le informazioni parlano di oltre 15 morti nei dintorni di Gizo, capoluogo della provincia ovest, ma non si può ancora dire nulla della situazione nelle altre isole”, ha detto il primo ministro provinciale Alex Lokopio alla radio della Nuova Zelanda.
Il sisma, di magnitudo 8,1 sulla scala Richter, ha provocato frane che hanno sepolto un paio di villaggi e danneggiato seriamente l’ospedale di Gizo, mentre l’onda anomala ha trascinato in mare diverse case e costretto gli abitanti, in preda al panico, a raggiungere zone più elevate. Finora gli sfollati sarebbero tra i 2mila e i 3mila. Secondo testimoni oculari, l’acqua si è innalzata fino a 5 metri sopra il livello del mare.
È intanto rientrato l’allarme tsunami, scattato subito dopo il disastro alle Salomone, per Australia, Giappone, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Vanuatu. Il Centro di allerta per gli tsunami con base alle Hawaii ha spiegato che non si segnalano altre “ondate di rilievo” nell’area interessata.
Il 26 dicembre 2004 un maremoto al largo dell'isola di Sumatra ha generato uno tsunami, che ha toccato diversi Paesi dell’Oceano indiano; l'Indonesia fu la più colpita con oltre 140 mila morti.
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