Tre uomini processati per le decapitazioni di cristiane a Poso
Presentati i capi d'accusa contro tre persone coinvolte nel triplice omicidio delle ragazze cristiane nel 2005. Ora si attendono comunicazioni dai giudici sulla data della prima udienza.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) Tre uomini saranno processati secondo la legge anti-terrorismo per la decapitazione delle tre ragazze cristiane avvenuta a Poso, provincia indonesiana di Sulawesi centrali, a ottobre 2005. Secondo i capi d'accusa presentati questa settimana, Hasanuddin, Lilik Pur nomo, alias Haris, e Irwanto Irano, sono coinvolti in "un atto di terrorismo che con l'uso della forza ha causato perdite di vite umane". Lo ha reso noto ieri un funzionario dell'Ufficio del procuratore generale.
Il 29 ottobre dell'anno scorso, le tre ragazze camminavano verso casa quando sono state aggredite e decapitate con un machete nella zona di Gebang Rejo a Poso. Due delle loro teste sono state rinvenute vicino ad una stazione di polizia e la terza è stata lasciata davanti a una chiesa. Il caso ha scosso l'opinione pubblica in Indonesia e all'estero. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha condannato il triplice omicidio, che Benedetto XVI, da parte sua, ha definito "barbaro assassinio".
Il dossier sui tre presunti terroristi è stato presentato alla Corte distrettuale di Jakarta lo scorso 30 ottobre, dopo la definizione dei capi d'accusa ora si attende l'apertura del processo. Achmad Michdan, l'avvocato dei tre, ha confermato che i suoi clienti si presenteranno presto davanti ai giudici, che stanno decidendo i tempi per le udienze.
Poso e i suoi dintorni sono stati teatro di violenze tra cristiani e musulmani che dal 1999 al 2001 hanno fatto oltre mille vittime e migliaia di profughi.