Traffici illegali e medicina cinese, a rischio la sopravvivenza dei gechi in Asia
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) - L'uso massiccio nei preparati della medicina cinese tradizionale - e commerciati in patria e all'estero - ha messo a rischio la sopravvivenza della specie Geco Tokay, il cui numero nelle nazioni del Sud-est asiatico è in continua diminuzione. È l'allarme lanciato da attivisti e ambientalisti internazionali del network Traffic, che definiscono "colossale" il commercio che gravita attorno ai piccoli rettili e chiedono l'intervento delle autorità regionali per introdurre vincoli e regole. Dallo studio emerge che "la maggioranza" degli esemplari "sono raccolti direttamente dal loro habitat".
Per gli esperti del gruppo ambientalista Traffic, la popolazione dei gechi è a rischio nonostante la grande capacità riproduttiva e l'adattabilità agli ambienti naturali. Vi è una raccolta "sproporzionata", che ha causato "un rapido declino soprattutto in Paesi come Thailandia e Indonesia".
Il Geco Tokay è un piccolo rettile che vive nella giungla, in prevalenza sugli alberi, ed è attivo la notte quando va a caccia di piccoli insetti. Non supera i 40 cm di lunghezza e i 300 grammi di peso ed è caratterizzato da macchie brillanti sul rivestimento, che vanno dal giallo al rosso, oltre che dal gracidare rumoroso per le dimensioni. Presente in Thailandia, India e altre nazioni del Sud-est asiatico, si intrufola anche nelle abitazioni attraverso le fenditure in cerca di cibo, ma è innocuo per l'uomo.
In alcune nazioni fra cui Cina, Hong Kong, Taiwan, Malaysia, Indonesia, Vietnam e Giappone è diffusa la credenza secondo cui questi animali abbiano proprietà terapeutiche, fra cui la cura (infondata a livello scientifico) di malattie mortali come Hiv e cancro. A questo si aggiunge l'uso nelle ricette che compongono le basi della medicina tradizionale, con caratteristiche lenitive per asma, diabete e altri disturbi. Tuttavia, avvertono gli ambientalisti, la sola proprietà dimostrata per questi rettili è di saper mantenere in equilibrio l'ecosistema naturale in cui abitano e non di guarire il corpo da patologie o malesseri.
Per salvaguardare la popolazione, ambientalisti di tutto il mondo chiedono alle autorità dei singoli Paesi di introdurre regolamenti e normative a tutela del rettile, oltre che imporre limiti ben precisi al commercio. Secondo una ricerca, nella sola Taiwan dal 2004 a oggi sono stati introdotti oltre 15 milioni di esemplari e il trend appare in continua crescita.
19/08/2020 12:53
07/10/2019 14:58