Torna in carcere il radicale indù coinvolto nei pogrom dell'Orissa
Bhubaneswar, Orissa (AsiaNews) - Manoj Kumar Pradhan, un esponente del partito radicale indù Bharatiya Janata Party (Bjp), responsabile dell’uccisione di un leader cristiano nei pogrom dell’Orissa del 2008, dovrà tornare in prigione. La Suprema corte dell’India ha infatti annullato la scarcerazione su cauzione decisa da un tribunale dell’Orissa. (09/07/2010 Orissa, libero su cauzione politico indù condannato per i pogrom anticristiani).
Pradhan era stato condannato a sette anni di carcere duro. L’Alta corte dell’Orissa l’aveva scarcerato su cauzione solo perché eletto al Parlamento dello Stato. La sentenza è stata contestata da Kanaka Rekha Nayak, moglie di Parikhita Nayak, leader cristiano ucciso il 27 agosto 2008.
Il legale della moglie di Nayaka, Rajkishor Prodhan, ha dichiarato: “Finalmente giustizia è stata fatta giustizia, e questo è un messaggio forte verso i radicali indù; la legge segue il suo corso e nessuno può sfuggire agli occhi della legge”.
Manoj Pradhan è stato colpito da 12 denunce per i pogrom del 2008. La polizia lo ha descritto come il “comandante sul campo” dei violenti che uccisero almeno 100 cristiani tribali. Pradhan, che è stato in clandestinità dopo i fatti, è stato condannato per un altro assassinio nel 2009, e ci sono processi in corso contro di lui per altre tre uccisioni.