02/07/2012, 00.00
GIAPPONE
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Tokyo: l’uomo forte Ichiro Ozawa lascia i democratici, governo a rischio

L’ex leader del partito si dimette assieme ad altri 51 parlamentari. La frattura causata dalla proposta di legge, che raddoppierà (dal 5 al 10%) la tassa sui consumi entro il 2015. Timori per la maggioranza alla Camera. Tuttavia, il nuovo schieramento non gode di vasto consenso fra gli elettori.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - L'ex leader del partito di governo giapponese Ichiro Ozawa - uomo forte del panorama politico del Sol Levante - abbandonerà il movimento per fondare un proprio gruppo, assieme ad altri 51 parlamentari. È quanto ha annunciato oggi Kenji Yamaoka, che ha consegnato nelle mani di Azuma Koshiishi, segretario generale del Partito democratico (Dpj) la lettera di dimissioni a nome di Ozawa e degli altri membri del nuovo schieramento politico. Saranno quindi 52 in tutto, di cui 40 appartenenti alla Camera bassa, i parlamentari che lasceranno i democratici, creando non poche difficoltà al governo del premier Yoshihiko Noda. La frattura, sottolineando gli esperti, si è consumata attorno alla scelta dell'esecutivo di aumentare il carico fiscale fino a promuovere il raddoppio della tassa sui consumi.

Al momento il Dpj conserva ancora la maggioranza alla Camera bassa e la frattura, per quanto attesa negli ultimi tempi negli ambienti politici di Tokyo, non dovrebbe causare la caduta del governo. Tuttavia, la mossa ha inferto un duro colpo all'esecutivo del Primo Ministro Noda, che ritiene essenziale il raddoppio dell'imposta sulle vendite  - dal 5% al 10% entro il 2015  -per tagliare l'enorme debito pubblico del Giappone e trovare nuovi fondi per welfare e sanità.

Per gli oppositori, la scelta del governo di accrescere il peso fiscale contraddice il piano grazie al quale il partito, nel 2009, è salito al potere rischiando di far crollare i consumi. Per gli esperti il nuovo partito garantirebbe a Ozawa, uomo forte del Giappone (cfr. AsiaNews 30/04/2012 La scalata al potere di Ichiro Ozawa: lo "shogun-ombra"), la possibilità di bloccare l'approvazione della legge e avanzare una mozione di sfiducia a carico del premier Noda, che si troverebbe costretto a indire elezioni anticipate.

Secondo i sondaggi la nuova tassa non godrebbe di grandi favori nell'elettorato giapponese; tuttavia, l'opposizione popolare al balzello non si tramuterà automaticamente - avvertono gli esperti - in voti per il nuovo movimento politico, che non dovrebbe superare il 15% del consenso. In un'inchiesta pubblicata dal quotidiano nipponico Asahi il 28 giugno scorso, il 52% degli intervistati ha affermato di essere contrario alla norma, mentre il 78% sottolinea di non nutrire "grandi aspettative" dalla nascita del nuovo movimento politico legato a Ozawa.

 

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