Tokyo libera i marinai cinesi arrestati al largo delle isole Senkaku/Diaoyu
Tokyo (AsiaNews/ Agenzie) – Le autorità giapponesi hanno liberato questa mattina 14 dei 15 marinai del peschereccio cinese fermato al largo delle isole contese Senkaku/Diaoyu (Okinawa) lo scorso 9 settembre, con l’accusa di aver speronato un guardacoste che aveva invitato la loro nave ad allontanarsi dalle acque territoriali giapponesi.
Il fatto ha causato tensioni diplomatiche tra Pechino e Tokyo. Al momento il capitano del peschereccio, Zhan Qixiong, è ancora agli arresti e vi rimarrà fino al 19 settembre. Egli deve rispondere di ostacolo alle autorità pubbliche. Ieri il Ministro degli esteri cinese Jiang Yu ha definito illegittima qualsiasi indagine portata avanti dalle autorità giapponesi, minacciando un raffreddamento dei rapporti tra i due Paesi.
Secondo la ricostruzione della Guardia costiera giapponese, il peschereccio era in acque territoriali giapponesi, quando un primo guardacoste, lo Yonakuni, lo avrebbe invitato ad allontanarsi. I cinesi hanno risposto speronando il guardacoste e tentando di fuggire, L’intervento di una seconda unità giapponese, il Mizuki, lo ha fermato arrestando i componenti dell’eauipaggio. Per i cinesi, è stato il guardacoste a speronare il peschereccio. Il luogo dell’incidente, le Senkaku/ Diaoyu sono degli isolotti disabitati sui quali Tokyo esercita un controllo, ma la sovranità sui quali resta controversa ed contesa tra Cina, Giappone e Taiwan.