Tokyo chiede “dure risposte” all’Onu contro Pyongyang per il lancio del missile
Il governo giapponese è per una risposta “forte e unitaria” da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Cina e Russia contrarie a risoluzioni “punitive” verso il regime nord-coreano. Pyongyang celebra il “successo” del lancio al quale avrebbe assistito anche Kim Jong-il. Ripresi gli scambi commerciali fra Corea del Nord e Cina.
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Tokyo chiede una “dura risposta” del Consiglio di sicurezza Onu per il lancio del missile-satellite nord-coreano lo scorso 4 aprile. I membri permanenti – Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Russia e Cina – non hanno però raggiunto un accordo e restano le divisioni. In Corea del Nord, intanto, si è messa in moto la propaganda governativa, che celebra il successo dell’esperimento al quale avrebbe assistito anche Kim Jong-il.
“Tutti i Paesi concordano sulla necessità di una risposta chiara e ferma. Ma il contenuto è ancora in fase di studio. Non è stato raggiunto un accordo, vi sono posizioni diverse” afferma il giapponese Takeo Kawamura, capo di gabinetto. Egli aggiunge che è necessario mandare un messaggio “forte e unitario”. Fonti diplomatiche riferiscono che Cina e Russia sono disponibili ad accettare un “avvertimento”, in cui si chiede a Pyongyang di tornare al tavolo delle trattative. I due Paesi si oppongono a una risoluzione vincolante “punitiva” contro il regime nord-coreano.
Analisti internazionali affermano che il razzo lanciato – il quale ha sorvolato il Giappone durante i 3200 km di volo compiuti – era “effettivamente un missile balistico, capace di contenere testate e di colpire l’Alaska”. Stati Uniti e Corea del Sud aggiungono inoltre che “nessun componente del vettore Taepodong-2 è entrato in orbita”, nonostante i proclami di Pyongyang.
La Corea del Nord, al contrario, celebra il successo del satellite che “dallo spazio diffonde musiche che inneggiano alla rivoluzione” e ai due leader della patria, Kim Il-sung e Kim-Jong-il. Fonti ufficiali della Corea del Nord affermano inoltre che il “caro leader” ha assistito al lancio del vettore, ringraziando “calorosamente” gli scienziati dopo aver visto il razzo entrare in orbita.
Oggi è infine ripreso il commercio fra Cina e Corea del Nord – sospeso lo scorso week-end per una festa nazionale in Cina – a conferma che Pechino non pare intenzionata a sanzionare Pyongyang per il lancio del missile. Circa 50 camion si sono allineati al punto di confine di Dandong in attesa di entrare in territorio nord-coreano. Pochi autisti hanno voluto rilasciare dichiarazioni e commenti; Pyongyang nei giorni scorsi aveva imposto il silenzio stampa ai corrieri di merci e beni in territorio nord-coreano. “Ci hanno detto di non rilasciare interviste” taglia corto un guidatore; altri sottolineano che “la Corea del Nord è troppo povera e arretrata. La Cina deve sostenere [il popolo nord-coreano]”.
Nel 2008 il commercio fra Cina e Nord Corea ha raggiunto il picco massimo, con un volume di scambi pari a 2,79 miliardi di dollari e una crescita del 41% rispetto al 2007.
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