Timor Est, si insedia il nuovo governo
Primo obiettivo: permettere il rientro a casa della popolazione fuggita durante l'ultimo mese di violenze. Secondo l'Onu i profughi interni sono ancora 150 mila.
Dili (AsiaNews/Agenzie) Si è insediato oggi il nuovo governo di Timor Est, passo cruciale nel processo per riportare stabilità nel piccolo Paese scosso da mesi di violenze interne. I neo ministri hanno giurato oggi in Parlamento: con le mani sulla Costituzione, hanno promesso di servire la nazione. Il nuovo governo guiderà il Paese fino alle prossime elezioni generali previste ad inizio 2007.
Alla cerimonia era presente il neo primo ministro, Jose Ramos Horta, ed i suoi due vice. Il nuovo governo è stato formato dopo le dimissioni il 26 giugno - dell'ex premier Mari Alkatiri, contestato dal popolo, da parte dell'esercito e della classe politica. Alkatiri, musulmano in un Paese a stragrande maggioranza cattolica, è stato costretto ad abbandonare l'incarico, dopo settimane di violenze, causate dal licenziamento di circa 600 soldati, che lamentavano discriminazioni etniche.
Ramos Horta, premio Nobel per la Pace nel 1996, ha reso noto che il primo obiettivo del suo governo sarà consolidare la sicurezza e mettere in atto le condizioni necessarie per permettere il ritorno a casa della popolazione fuggita durante gli scontri del mese scorso. Secondo le Nazioni Unite, ci sono ancora più di 150mila profughi interni, che vivono in campi organizzati dall'Onu stessa e in chiese e scuole cattoliche.
Il Gabinetto si riunirà oggi in serata per discutere il bilancio annuale. Il nuovo governo vede Jose Guterres, già ambasciatore di Timor Est negli Stati Uniti e all'Onu, ministro degli Esteri. A Inacio Moreira è affidato il ministero delle Comunicazioni e dei trasporti, Rosalia Corte-Real è ministro della Cultura e dell'istruzione, mentre il dicastero per l'Energia è guidato da Jose Teixeira. Ramos Horta manterrà anche l'incarico di ministro della Difesa.
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