Tibet, giovane carpentiere si dà fuoco per il Dalai Lama
Lhasa (AsiaNews) - Un tibetano padre di tre figli si immola per chiedere il ritorno del Dalai Lama. Soman Dargye, carpentiere di 40 anni di Rongwo (contea di Rebkong, Tibet orientale), si è dato fuoco lo scorso 17 marzo. Il fatto è stato ripreso da una telecamera. Tre giorni prima, Jamyang Palden, un amico dell'uomo si era dato fuoco per protesta. Secondo fonti locali il ragazzo sarebbe ancora vivo.
Dopo la morte di Somam Dargye, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro la repressione di Pechino e il ritorno del Dalai Lama. Alcuni testimoni spiegano che questa è una delle più grandi manifestazioni organizzata negli ultimi anni. Il numero dei manifestanti ha spaventato anche la polizia, che dopo un primo intervento per bloccare la protesta pacifica, ha preferito rimuovere i mezzi blindati.
Le scioccanti immagini del video mostrano l'uomo in fiamme. Intorno a lui alcune persone piangono, altre pregano in silenzio. Fonti locali raccontano che i suoi famigliari sono rimasti scioccati dalla notizia, ma giudicano il gesto di Somam eroico e nobile.
Pochi giorni prima di morire egli aveva confidato ad alcuni amici: "Il Dalai Lama deve tornare in Tibet. Se egli tornerà, il problemi del Tibet saranno risolti. Se ciò non avverrà noi non abbiamo futuro. Quindi dobbiamo fare di tutto per assicurare il rientro di Sua Santità".
Per onorare il suo sacrificio, i monaci di Rongwo hanno permesso che i resti del suo corpo fossero bruciati in uno dei luoghi riservati alla cremazione delle più alte cariche religiose buddiste.
Da circa un anno nelle regioni a popolazione tibetana, si susseguono manifestazioni contro la dominazione cinese e auto-immolazioni di monaci buddisti. Somam è il 29mo tibetao che si dà fuoco per chiedere il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
26/07/2017 08:39
20/03/2017 08:28