Thein Sein all’Onu: con Aung San Suu Kyi, in Myanmar una “società armoniosa”
New York (AsiaNews/Agenzie) - Le riforme in Myanmar sono "irreversibili" e i conflitti etnici presenti nel Paese, fra cui la guerra nello Stato di Kachin nel nord e le violenze contro i musulmani Rohingya nell'ovest, saranno risolti "in accordo con le leggi internazionali". È quanto ha dichiarato il presidente birmano Thein Sein, nel primo discorso alle Nazioni Unite, riunite per la 67ma Assemblea generale in corso in questi giorni a New York. L'intervento di 15 minuti nella propria lingua - e trasmesso in diretta dalla tv birmana - ha rappresentato la prima apparizione pubblica negli Stati Uniti; esso ha toccato anche l'economia, il ruolo "cruciale" di Aung San Suu Kyi nel cambiamento e il valore della "diversità" quale fattore chiave della nazione.
Dal palco delle Nazioni Unite Thein Sein ha ricordato le riforme sinora avviate (anche se oggetto di critiche di dissidenti e attivisti perché giudicate "parziali"), tra cui l'amnistia a centinaia di prigionieri, le elezioni suppletive del 2012, l'abolizione della censura sui media e la crescente partecipazione dei cittadini alla vita politica. Mutuando un'espressione coniata dall'attuale leadership cinese di Hu Jintao, egli ha rilanciato il proposito di "stabilire una società armoniosa". Per raggiungere l'obiettivo il presidente birmano elenca tre pilastri essenziali: stabilità, garanzia di uno Stato di diritto e crescita economica, che entro il 2015 dovrebbe toccare il 7,7% del Pil grazie anche alle innovazioni nel settore agricolo.
Tuttavia, questi cambiamenti non sarebbero mai potuti avvenire senza il ruolo "cruciale" - come lo giudica Thein Sein - della leader dell'opposizione democratica Aung San Suu Kyi, alla quale si riferisce chiamandola "la vincitrice del premio Nobel" (per la pace nel 1991, quando era agli arresti domiciliari dove ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni per ordine della giunta militare birmana di cui Sein è stato Primo Ministro, ndr). "È una buona collega - ha aggiunto il capo di Stato, in una riunione successiva all'Asia Society di New York - e credo continuerà a lavorare con noi per completare i cambiamenti necessari al Paese".
Oltre a riconoscere il ruolo della "Signora", primo leader politico birmano a farlo in seno a un'assise internazionale, Thein Sein ha affermato che tutti i cittadini sono uguali senza distinzioni di sesso, razza, religione e genere. Egli ha infine ribadito il proposito di indagare a fondo sulle violenze anti-Rohingya, grazie anche alla creazione di una Commissione composta da buddisti, musulmani, cristiani e indù.