07/03/2006, 00.00
THAILANDIA
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Thailandia: il linguaggio dei segni per annunciare il Vangelo

di Weena Kowitwanij

Padre Takawej, parroco a Bangkok, ha organizzato un corso per insegnare il linguaggio dei non udenti ai suoi parrocchiani. "Sono 10 - racconta - i non udenti che partecipano alla nostra messa domenicale, e due di questi si sono convertiti".

Bangkok (AsiaNews) - Padre Peter Prasert Takawej, parroco della chiesa "Nostra Signora di Fatima" di Bangkok, ha invitato il professor Kampol Suwannatat, fondatore dell'associazione nazionale a favore dei non udenti "26 aprile 2004", a tenere un corso per insegnare il linguaggio dei segni. I parrocchiani che hanno frequentato il corso potranno così utilizzare anche questo strumento per annunciare il Vangelo.

Il primo corso è iniziato nel luglio 2005 ed è finito a febbraio di quest'anno. Narong Thanomlek, uno dei 10 studenti, ha dichiarato: "Sono molto grato a padre Takawej che ha capito l'importanza di portare la buona novella anche ai non udenti. Inoltre ha messo a nostra disposizione dei fondi per permetterci di partecipare a lezioni di catechismo al seminario maggiore. Questo mi permetterà di conoscere in modo approfondito quello che andrò ad annunciare".

"Il corso è appena concluso", continua. "Sono rimasto talmente soddisfatto che ho invitato il professor Suwannatat a tenerne un altro per i miei amici del seminario. Il professore ha così fatto una altro corso per i seminaristi, si sono incontrati tre ore ogni giovedì. Anche questo corso è terminato a febbraio".

"Già da quattro anni la messa domenicale delle 9 viene celebrata anche con il linguaggio dei segni per i non udenti", racconta padre Takawej. "Abbiamo cominciato questa esperienza con 3-4 persone. Adesso sono 10 i non udenti che partecipano ogni domenica, e due di loro si sono convertiti".

Wilai Chaiwattanachai, una signora che ha partecipato al corso, ha dichiarato: "questa iniziativa è molto importante: ci sono 50 mila non udenti in Thailandia. Inoltre durante i mesi in cui ho comunicato con i non udenti ho capito che i loro cuori non sono sordi, ma sinceri ed amichevoli."

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