Thailandia: giovani in partenza per la Giornata della Gioventù asiatica, tra loro anche un buddista
Sono 23 i ragazzi che parteciperanno alla Giornata. La Chiesa thailandese ha organizzato corsi per prepararli all'evento: si discute di vita, droga e dialogo ,ma il problema più grande sembra la sfrenata competizione nella società.
Bangkok (AsiaNews) I giovani cattolici in Thailandia riflettono sui problemi del loro Paese, sul loro contributo per costruire una società migliore e si preparano per la 4° Giornata della gioventù asiatica (AYD), in programma ad Hong Kong dal 28 luglio al 5 agosto.
I giovani in partenza sono 23 in tutto e provengono da due arcidiocesi e 8 diocesi; tra loro ci sarà anche un ragazzo di religione buddista. In questi giorni sono impegnati in una serie di seminari promossi dalla Commissione cattolica per la gioventù, in vista dell'appuntamento del fine settimana prossimo.
Parlando ai ragazzi, mons. Joseph Sangval Surasarang, presidente della Commissione, ha ricordato loro "la fortuna di partecipare a questo evento e l'importanza di condividere esperienze con vecchi e nuovi amici". Il presule auspica che "i giovani di oggi siano testimoni viventi della fede, aiutandosi gli uni gli altri e porgendo la mano soprattutto ai più bisognosi". Secondo il vescovo "nella nostra società siamo abituati a vedere giovani preoccupati solo di se stessi, impegnati a competere a scuola senza aiutare gli amici". Mons. Surasarang invita, invece, i giovani a tenere sempre presente che "per migliorare la società stessa, bisogna prima di tutto imparare ad aiutarsi reciprocamente".
Il segretario della Commissione cattolica per la gioventù, p. John Bosco Suksan Chaopaknam, racconta: "Abbiamo organizzato due seminari per preparare i 23 ragazzi diretti ad Hong Kong, uno di loro è buddista; i giovani saranno accompagnati da cinque sacerdoti di differenti diocesi". Il sacerdote riferisce che durante i corsi di preparazione i partecipanti hanno elencato e discusso i problemi del Paese. Tra le "principali preoccupazioni" emerse: l'alta competitività nella società, che non lascia tempo alle famiglie di stare insieme, la droga, la violenza sociale. Ma i problemi sono anche all'interno della stessa comunità cattolica, dove "i giovani non partecipano con regolarità alla messa e sembra svanire il valore del perdono e della vita".
Patchara Chonlawat, tra le organizzatrici del viaggio a Hong Kong, ricorda che il titolo dell'edizione di quest'anno della AYD è "Giovani, speranza delle famiglie asiatiche". "Durante gli incontri con i nostri giovani racconta la donna abbiamo sottolineato il significato di 'speranza' intesa come fiducia nella vicinanza di Dio anche nei momenti più difficili". Per questo Patchara ha voluto spiegare ai ragazzi che: "Come giovani asiatici dobbiamo condurre una vita di speranza e nutrire fiducia nel prossimo; come membri di una famiglia, dobbiamo partecipare alla costruzione di una comunità di pace e amore; come membri della società, dobbiamo portare l'amore di Dio e la speranza a tutti, specialmente ai più emarginati; come giovani cattolici dobbiamo impegnarci nel dialogo con gli amici di altre religioni".