Thailandia: confermata terza vittima dell'influenza aviaria
È un contadino morto ad agosto: allevava galli da combattimento. Si tratta del terzo caso del 2006. E in Indonesia non si ferma l'epidemia: sale a 51 il numero delle vittime per H5N1.
Bangkok (AsiaNews) - Il virus H5N1 dell'influenza aviaria ha ucciso un contadino di 59 anni in Thailandia. Lo ha annunciato oggi il ministero della Sanità. Si tratta del terzo caso dall'inizio del 2006. La morte dell'uomo, abitante della provincia nord-orientale di Nong Bua Lamphu, porta a 17 il totale delle vittime per l'influenza dei polli nel Paese.
Il contadino, che allevava galli da combattimento, si è ammalato lo scorso 14 luglio ed è morto il 10 agosto in ospedale. I risultati degli esami di laboratorio hanno confermato il contagio da virus H5N1. Thawat Suntrajarn, direttore generale del Dipartimento per il controllo delle malattie infettive, ha detto che il contadino "non ha mai raccontato in modo completo la sua storia ai dottori". "Egli spiega ha detto solo di possedere circa 40 galli da combattimento, che dopo essersi ammalati, sono morti uno dopo l'altro". Secondo quanto riferito dal funzionario sanitario, "l'uomo temeva che, se a conoscenza dell'epidemia, le autorità avrebbero soppresso i suo volatili".
L'H5N1 continua a mietere vittime anche in Indonesia, finora il Paese più colpito al mondo. Ieri è stato confermato il 51esimo morto: un bambino di 9 anni, morto il 22 settembre. Il piccolo era originario di Pondok Pinang, a sud di Jakarta; quando è arrivato in ospedale, venerdì scorso, per lui era già troppo tardi. Sono ancora poco chiare le dinamiche del contagio.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, da quando si è manifestata per la prima volta in Asia tre anni fa, l'influenza aviaria ha ucciso almeno 144 persone in tutto il mondo.