Thailandia, rimpatrio forzato per oltre 6 mila profughi Hmong del Laos
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) La Thailandia ha deciso di rimpatriare con la forza in Laos più di 6 mila profughi di etnia Hmong, rifugiati nella provincia settentrionale di Phetchabun nel distretto di Khao Kho. Lo hanno reso noto oggi funzionari delle forze di sicurezza thailandesi.
Pallop Pinmanee, vice direttore dell'Internal Security Operation Command (Isoc), ha riferito che le agenzie di sicurezza la scorsa settimana si sono incontrate per discutere della presenza di 6.558 Hmong nella provincia di Phetchabun e ne hanno stabilito il rimpatrio forzato in Laos.
"Se il Laos rifiuterà l'operazione ha aggiunto Pallop le autorità adotteranno ogni mezzo necessario per spingere i profughi oltre il confine". Il funzionario ha spiegato che il governo thailandese "non ha nessuna intenzione di aprire un campo profughi per ospitare immigrati illegali".
Secondo Pallop gli Hmong di Khao Kao rappresentano un problema per la sicurezza del Paese. Le autorità distrettuali prevedono pene severe per chi ospiterà i profughi, considerati immigrati illegali.
"Aspettiamo il momento giusto per portarli via ha detto Pallop non importa se il Laos li accetterà o meno". Vientiane intanto ha dispiegato truppe lungo il confine.
Secondo fonti anonime della zona i primo Hmong sono arrivati dal Laos nel distretto di Khao Kho nel settembre 2004. Nel corso del tempo se ne sono aggiunti molti altri; per attraversare il confine avrebbero pagato circa 2 mila baht a testa ai trafficanti di clandestini.
Le stesse fonti spiegano che il Laos non riconosce gli Hmong come suoi cittadini e non vuole riaverli indietro.
Un alto ufficiale dell'esercito tailandese, gen. Picharnmet Muangmanee, ha detto che bande criminali hanno fatto credere ai profughi di poter essere trasferiti in un terzo Paese, ad esempio gli Usa, passando prima per il distretto di Khao Kho.
Martedì scorso, 5 luglio, una bambina Hmong di 2 mesi è morta di dissenteria e febbre; in vista del rimpatrio il gruppo di rifugiati di cui faceva parte la piccola era stato in precedenza costretto a lasciare la sistemazione in cui viveva.
Quella Hmong è una minoranza etnica fortemente discriminata e oggetto di numerose violenze in Laos anche a causa dell'appoggio dato agli Usa, durante la Guerra del Vietnam. I rifugiati si oppongono al rimpatrio forzato e denunciano la mancanza di diritti umani, libertà e democrazia nel Paese comunista. In Laos la gran parte delle minoranze etniche è cristiana. Gli Hmong cristiani sono doppiamente perseguitati; il governo considera il cristianesimo una violazione dei costumi laotiani e una "religione straniera imperialista" appoggiata da interessi politici occidentali e americani.