Thailandia, i malati di Aids "hanno bisogno di essere curati anche nello spirito"
In occasione di un incontro interreligioso sulle problematiche legate all'Aids i cattolici sottolineano la necessità di cure anche spirituali per gli infetti ed auspicano una società più aperta, unico mezzo per ridare la voglia di vivere. In Thailandia 1.092.327 persone sono infette dal virus dell'Hiv, di cui 50.620 bambini.
Bangkok (AsiaNews) - I malati di Aids "hanno bisogno di amore, comprensione e simpatia" perchè per loro "non bastano cure e medicinali, ma serve l'appoggio della società in cui vivono". Il dottor Praphan Panupak, direttore del Centro per la ricerca sull'Aids della Croce Rossa thailandese, ha sottolinato le vere necessità dei contagiati nel corso di un convegno organizzato da cattolici, protestanti, buddisti e musulmani in occasione della Giornata mondiale dell'Aids.
Il convegno è iniziato con delle brevi cerimonie religiose di ogni confessione: durante la liturgia cattolica, i fedeli presenti hanno pregato non solo per i malati, ma anche per i defunti a causa della terribile malattia.
"Vorrei che i partecipanti all'incontro di oggi - ha detto Usanee Nanasilp, segretario generale della Commissione per la cura pastorale dei malati di Aids - si prendessero cura di più della salute spirituale dei malati". "Dobbiamo riflettere - ha aggiunto - su come possiamo farli vivere in maniera più felice in una società che li accetti. Dobbiamo incoraggiarli e dar loro di nuovo la speranza sulla base del valore della vita, secondo gli insegnamenti di ogni fede".
"Una casalinga affetta dal virus dell'Hiv - ha poi raccontato - è venuta da me un giorno e mi ha detto che il governo dà solo le medicine, ma la cosa che li fa soffrire di più è vivere separati dalla società".
Dopo gli interventi, il Thai Working Group ha presentato le statistiche sulla diffusione della malattia. In Thailandia 1.092.327 persone sono infette dal virus dell'Hiv, di cui 50.620 bambini. Nel 2005, 551.505 persone sono morte a casua di questa malattia. L'età degli infetti è varia: il 26 % ha fra i 30 ed i 34 anni; il 25,62 % fra i 25 ed i 29 anni; il 16,70 % fra i 35 ed i 39 anni; il 3,05 % fra i 4 ed i 9 anni.
La maggior parte dei malati è impiegato (il 44,3 %), ma vi sono anche contadini (20,5 %), disoccupati (5,9 %) e casalinghe (3,9 %).
Programmi di prevenzione contro il virus dell'Hiv e la diffusione dell'Aids sono attivi nelle 4 zone di confine con Laos, Myanmar, Cambogia e Malaysia.
30/11/2005