Thailandia, Anno sacerdotale: una occasione per riflettere sulla vocazione
di Weena Kowitwanij
I vescovi thai invitano i sacerdoti a rinnovare la fede e promuovere una pastorale che rifletta i problemi della società. L’inaugurazione presieduta da Benedetto XVI seguita via internet nella sede della Conferenza episcopale. La Chiesa sappia cogliere l’importanza della vita consacrata.
Bangkok (AsiaNews) – Una buona occasione offerta ai sacerdoti per riflettere sulla scelta vocazionale, rinnovare il mandato e promuovere una attività pastorale che sia al passo con la società odierna. Con questo spirito che la Chiesa cattolica in Thailandia si appresta a vivere l’Anno sacerdotale, inaugurato lo scorso 19 giugno da Benedetto XVI, e celebrato in via ufficiale il 28 giugno prossimo nel Paese.
La cerimonia di apertura a Roma è stata seguita via internet nella sede della Conferenza episcopale thai (Cbct). Durante la funzione liturgica i vescovi hanno assistito all’annuncio del papa e alla lettura della missiva che il card. Claudio Hummes, Prefetto della Congregazione per il clero, ha indirizzato ai sacerdoti. Ciascuna diocesi del Paese ha organizzato delle funzioni a livello locale.
Mons. George Yod Phimphisan, presidente dei vescovi, spiega che la Chiesa thai deve cogliere l’occasione “per riscoprire l’importanza della vocazione sacerdotale” cercando di far fronte ai “problemi attuali”. Mons. John Bosco Panya Kritcharoen, vice-segretario generale della Cbct, sottolinea la necessità di “rafforzare la spiritualità” e di vivere la vocazione “con maggiore impegno che in passato”.
Padre Anthony Vorayuth Kitbamrung, segretario della Commissione cattolica per il clero, riferisce della distribuzione fra i sacerdoti di un libro sulla vita di S. Giovanni Maria Vianney – scelto dal papa come patrono di tutti i parroci e dei sacerdoti – per “approfondire lo studio e la discussione”. Egli invita inoltre i membri del clero a diffondere fra i cattolici e i fedeli di altre religioni i motivi alla base della scelta del sacerdozio e lo stile di vita che un buon sacerdote deve mantenere.
Un esempio di vocazione sacerdotale all’insegna della povertà viene da padre Joseph Phibun Visitnonthachai, direttore della Commissione cattolica per i rifugiati e del corrispettivo della Caritas locale (la Coerr) nominato da Benedetto XVI il 19 giugno scorso a vescovo di Nakhon Sawan, nel nord del Paese. Egli è celebre per lo stile di vita sobrio ed è stato un modello per i seminaristi negli anni in cui ha guidato il Seminario minore di S. Giuseppe.
In Thailandia i cattolici sono poco più dello 0,6% su un totale di oltre 65milioni di abitanti. I sacerdoti diocesani sono 442, i preti di ordini religiosi 253, i religiosi 121 e le religiose 1428; essi si prendono cura di 470 chiese sparse per il Paese.
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