Terrorismo e caro-petrolio uniscono di più l'Asean
Manila (AsiaNews) La crisi del petrolio sta unendo ancora di più i paesi dell'Asean. I ministri dell'energia dei paesi dell'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico hanno deciso di aiutarsi reciprocamente per rendere stabili gli approvvigionamenti di carburanti nell'area. Essi hanno anche varato l'idea di uno stoccaggio comune delle scorte petrolifere per far fronte a possibili attacchi terroristici.
Vicente Perez, ministro filippino dell'energia, ha detto che è pronta una modifica dell'accordo petrolifero dell'86 "in modo che un paese membro, che venga a trovarsi in difficoltà, possa essere aiutato dai paesi vicini durante periodi di carenza di petrolio o in situazioni di emergenza".
Perez ha fatto notare che interruzioni di energia a causa di "attacchi" provocherebbero il caos nelle economie della zona. Forniture discontinue e aumento dei prezzi di carburanti rischiano di ridurre la crescita economica dei paesi asiatici, minacciando la stabilità delle nazioni e creando "agitazione fra i consumatori".
la sicurezza degli approvvigionamenti energetici è un problema che accomuna tutti i paesi dell'area. Per questo all'incontro di Manila vi erano anche Giappone e Corea del Sud e Cina.
Giappone e Sudcorea hanno già un sistema di stoccaggio delle riserve strategiche, e hanno offerto ai loro vicini asiatici assistenza tecnica e progettuale.
A causa dei costi, i ministri stanno studiando di delegare lo stoccaggio a imprese medio-orientali, interessate a stabilire una propria presenza nell'area.
Le Filippine, ad esempio, hanno offerto le installazioni della ex base navale Usa di Subic Bay come punto di stoccaggio del greggio libico. Il petrolio della Libia è particolarmente appetibile nell'area perché è un greggio leggero a basso contenuto di zolfo, l'ideale per la produzione di benzina.
In base ad un piano articolato su sei anni, approvato durante l'incontro, i membri dell'Asean privilegeranno le fonti locali di energia - in particolare il gas naturale - ed incrementeranno del 10% la quota delle energie rinnovabili. I ministri hanno anche approvato cinque progetti per stabilire connessioni delle reti elettriche e per collegare l'area con una rete di metanodotti.
Secondo l'Agenzia Internazionale dell'Energia, nel 2030 l'Asia sarà la zona col maggior consumo di energia al mondo. (MdO)