Terrorismo delle pensioni: assassinati due ex ufficiali governativi
Tokyo (AsiaNews) – La polizia sta cercando ogni traccia di sangue, orme e indizio nelle case di due personalità del governo, in seguito a una serie di uccisioni. La mattina del 18 novembre nell’atrio di una casetta nella città di Saitama sono stati trovati i cadaveri di un ex vice-ministro del ministero della sanità, Takehiko Yamaguchi (66) e di sua moglie Michiko. Secondo gli accertamenti della polizia la morte, causata da pugnalate, era avvenuta la sera precedente.
Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, in una casa di Tokyo è stata pugnalata la signora Yazuko Yoshihara (72 anni), moglie di Kenji Yoshihara, anch’egli vice-ministro dello stesso ministero, in pensione da 18 anni. In questo caso le ferite, benché gravi, non sono state mortali e la Yazuko ha rivelato che l’assalitore si era presentato come un fattorino. Durante il trasporto all'ospedale ha detto: "Mio marito può essere il bersaglio di un ulteriore attacco. Egli è in pericolo”. Il killer dei brutali delitti potrebbe pianificare altri attacchi.
L'assassino o gli assassini non sono ancora stati trovati ma pare non ci siano dubbi sul collegamento degli atti criminali. Gli elementi in comune non sono pochi. Medesimo è il genere di arma usata e la tecnica del delitto. Ma rilevante è il fatto che sia lo Yamaguchi che lo Yoshihara sono stati alti ufficiali nel medesimo ministero e in stretta relazione. Il secondo è stato direttore dell’Agenzia di Assicurazione Sociale quando al primo era stata affidata la commissione per la riforma del sistema pensionistico.
Secondo giudizi di specialisti, lo Yamaguchi ha compiuto un ottimo lavoro nel processo di riforma. Tuttavia, nel corso degli anni a causa di cattiva amministrazione, sono andati persi documenti di centinaia di migliaia di pensionati che rischiano di non ottenere la pensione dovuta. Inoltre recentemente sono stati rivelati casi di corruzione.
Polizia e analisti sono d’accordo nell’individuare il motivo dei delitti nel risentimento verso lo Stato. In tale contesto quei crimini assumono una qualifica precisa:terrorismo. Netta è la condanna sia del governo che dell’opinione pubblica. L’editorialista del quotidiano Yomiuri scrive: “La nostra società non può mai essere chiamata sana e normale se il timore del terrorismo impedisce agli ufficiali di compiere il loro dovere”
É in corso un’imponente mobilitazione dell’Agenzia della Polizia Nazionale (NPA) non solo per arrestare il più presto possibile il o i colpevoli, ma anche per proteggere gli alti ufficiali del ministero, compresi quelli in pensione, e le loro famiglie con guardie del corpo. “Non possiamo assolutamente permettere che avvenga un terzo delitto”, ha detto il direttore generale dell’ufficio investigativo della NPA. “Non possiamo abbassare la guardia finché non abbiamo arrestato gli assalitori”. Di fronte all’entrata dell’edificio del ministero i poliziotti controllano ogni visitatore con metal detector.
Il ministro Yoichi Masuzoe, capo del ministero del lavoro e della sanità, ha detto: “Se si tratta di atti di terrorismo con motivazioni politiche verso ex ufficiali dello Stato, sono imperdonabili”.