Terrorismo, energia e crisi alimentare al centro del vertice Saarc
Colombo (AsiaNews) – Terrorismo, sicurezza alimentare, crisi energetica e cambiamenti climatici: sono i principali temi di discussione al centro del 15esimo vertice Saarc – organizzazione che riunisce i Paesi dell’Asia del Sud – iniziato lo scorso 27 luglio a Colombo. Il 2 e 3 agosto prossimi si riuniranno nella capitale cingalese i capi di Stato o di Governo di Bangladesh, Bhutan, India, Maldive, Nepal, Pakistan e Sri Lanka; nel frattempo le diplomazie dei vari Paesi coinvolti hanno iniziato i lavori, mettendo sul tavolo le principali questioni da affrontare per dare nuovo impulso all’economia e garantire la sicurezza nella regione.
Rohitha Bogollagama, Ministro degli esteri dello Sri Lanka, ha riferito ai diplomatici presenti l’auspicio espresso dal presidente Mahinda Rajapaksa, secondo il quale il vertice potrebbe fornire soluzioni utili e condivise volte a risolvere i problemi più urgenti della regione. “Il vertice Saarc rappresenta un momento significativo per la storia del nostro Paese – afferma il Ministro degli esteri – e il presidente è orgoglioso di mostrare lo Sri Lanka alla comunità internazionale”, grazie ai progressi compiuti negli ultimi anni.
Scandendo lo slogan del summit, che promuove una “Partnership fra i nostri popoli”, il segretario aggiunto agli Esteri e portavoce del Saarc Prasad Kariyawasam sottolinea l’occasione propizia per “migliorare i rapporti fra le nazioni e dar vita a una visione comune di intenti” in materia di sviluppo economico e sicurezza, centrando l’attenzione “sui problemi concreti della gente”.
Nei prossimi giorni i delegati dovrebbero ratificare quattro provvedimenti che prevedono: un finanziamento di 307 milioni di dollari Usa al fondo Saarc per lo sviluppo (Sdf); la mutua assistenza dei Paesi dell’Asia del Sud per i crimini; la nascita del South Asia Regional Standards Organization; l’ingresso formale dell’Afghanistan nel South Asia Free Trade Agreement (Safta), l’ente preposto al controllo dei commerci fra i Paesi dell’Asia meridionale. Al centro dei colloqui vi è anche la nascita di un fondo per risolvere la crisi alimentare e la creazione di meccanismi volti al controllo dell’aumento dei prezzi del carburante, due annose questioni che minano lo sviluppo economico della regione.
Ingenti le misure di sicurezza predisposte dagli organizzatori, che temono attentati da parte delle truppe ribelli delle Tigri tamil (Ltte); il governo cingalese ha schierato 19mila membri dei reparti speciali per la sicurezza, nonostante l’invito delle Tigri a un “cessate il fuoco temporaneo” in concomitanza con il vertice.