Terremoto nel Sichuan. Centinaia di morti
Chongqing (AsiaNews) – Almeno 900 studenti sono sepolti sotto le macerie della scuola superiore a Dujiangyan nel Sichuan, dove una scossa di terremoto di intensità 7.8 Richter ha fatto crollare diversi edifici nel sud-ovest del Paese. La scossa è stata percepita anche a Pechino e a Shanghai. L’epicentro del sisma è nella zona di Wenchuan, a 92 km a nord est di Chengdu, capitale della provincia del Sichuan. I contatti telefonici con Wenchuan sono interrotti e non si conosce ancora il quadro della situazione.
La Xinhua parla di 3 edifici scolastici crollati a Dujiangyan e si teme che il bilancio dei morti sia molto alto. Fino a poche ore fa si sapeva solo della morte di 4 bambini e di centinaia di feriti, in una scuola elementare a Liangping, nella diocesi di Wanzhou. La scuola è crollata e i bambini sono morti sotto le macerie. La Bbc parla anche di un’altra vittima a Mianyang (contea di Santai).
Molti edifici a Chengdu e Chongqing hanno subito danni e presentano crepe. Un sacerdote di Chongqing ha detto ad AsiaNews che la casa delle suore diocesane, un edificio vecchio in ristrutturazione, è crollato completamente, ma non vi è nessuna vittima perché le suore, non appena hanno sentito il terremoto, sono fuggite dall’edificio. Anche la sede del vescovo di Wanzhou, mons. He Zeqing ha subito alcuni danni.
Molta gente è fuggita dagli uffici e dalle case e ha timore a tornare negli edifici e programma di passare la notte all’aperto per timore di nuove scosse. Chengdu è una città di 10 milioni di abitanti; l’area di Chongqing è abitata da almeno 35 milioni di abitanti.
Il presidente Hu Jintao ha lanciato un appello per uno sforzo “a tutto campo” per salvare le vittime del terremoto, mentre il primo ministro Wen Jiabao si sta dirigendo per una visita verso la zona colpita
L’area colpita è situata a est della regione autonoma tibetana. La contea di Wenchuan è sede della riserva naturale Wolong, dove scienziati cinesi studiano e allevano i panda, un mammifero a rischio di estinzione.