18/12/2024, 13.43
OCEANIA
Invia ad un amico

Terremoto a Vanuatu: almeno 14 morti e oltre 200 feriti, si cercano superstiti

Il sisma di magnitudo 7,3, avvenuto ieri, ha provocato pesanti crolli soprattutto nell’area della capitale. Nella notte si sono registrate numerose scosse di assestamento. Lotta contro il tempo dei soccorritori in cerca di sopravvissuti intrappolati negli edifici. Due delle vittime di nazionalità cinese in un'arcipelago del Pacifico che ha stretti rapporti con Pechino.

Port Vila (AsiaNews/Agenzie) - I soccorritori stanno combattendo una lotta contro il tempo nel tentativo di trovare ancora persone sopravvissute, e intrappolate fra le macerie degli edifici crollati a causa del forte terremoto che ha colpito ieri l’isola di Vanuatu, facendo scattare l’allerta tsunami poi rientrato. Al momento il bilancio - ancora provvisorio - del sisma di magnitudo 7,3 con epicentro nell’area della capitale Port Vila è di almeno 14 morti e oltre 200 feriti; tuttavia, altri se ne potrebbero aggiungere nelle prossime ore in particolare nell’area nel centro della città in cui concentra il maggior numero di vittime e danneggiamenti. Un testimone che si trovava nell’edificio più alto di Vanuatu al momento della scossa riferisce di essersi salvato per pochi istanti, prima che le strutture cedessero travolgendo le persone ancora all’interno.

Una raffica di scosse di assestamento è stata registrata anche durante la notte appena trascorsa, mentre le forze dell’ordine hanno dichiarato lo stato di emergenza per sette giorni nel tentativo di  limitare gli spostamenti della popolazione durante le operazioni di soccorso. Secondo le stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari sono 116mila le persone che potrebbero essere colpite a avario titolo dagli effetti più gravi del terremoto.

Interpellato dalla Bbc Glen Craig, presidente del Vanuatu Business Resilience Council, ha raccontato che ieri era di “buon umore” e si stava godendo le festività natalizie con la moglie quando il terremoto li ha colpiti cogliendoli completamente di sorpresa. “Noi [a Vanuatu] siamo abituati ai disastri... di solito - spiega - i terremoti si sentono arrivare; si avverte come un rombo o un ruggito profondo. Ciononostante, in questo caso non abbiamo avuto alcun preavviso di sorta: vi è stato solo un boom improvviso. E a colpito a un livello superiore, sembrava qualcosa che si verifica una volta ogni generazione”.

Il dipartimento governativo per la gestione dei disastri ha dichiarato che almeno 10 edifici di Port Vila hanno subito “gravi danni strutturali”. Le scosse di terremoto hanno anche interrotto l’energia elettrica e i servizi di telefonia mobile. Craig ha inoltre aggiunto che un edificio che ospitava diverse ambasciate, tra cui quella statunitense di recente apertura e quella britannica, è stato colpito con particolare violenza. Sei vittime sono morte a causa di una frana, mentre altre quattro si trovavano in un edificio crollato al momento del sisma, mentre il bilancio dei deceduti è destinato a salire ulteriormente. Infine, due delle 14 vittime erano di nazionalità cinese come ha confermato l’ambasciatore cinese a Vanuatu Li Minggang.

Vanuatu, composta da 80 atolli e 300mila abitanti, è situata a ovest di Fiji e a migliaia di km a est dell’Australia settentrionale, ma è al tempo stesso la nazione del Pacifico con i legami più stretti con Pechino, al punto che l’unico quotidiano del Paese pubblica notizie online anche in cinese. In occasione del 40mo anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici tra le due nazioni, il China Daily aveva sottolineato che “la Cina non ha mai risparmiato gli sforzi per fornire assistenza a Vanuatu senza alcun vincolo politico” favorendone lo sviluppo e migliorando le condizioni di vita della popolazione, ottenendo “il plauso di tutti i ceti sociali”. Pechino, inoltre, ha costruito il palazzo del Parlamento, un campo sportivo e diverse infrastrutture per “la promozione dello sviluppo agricolo e turistico”. Nel luglio scorso anche gli Stati Uniti hanno aperto un’ambasciata nella nazione insulare, una mossa di Washington che si inquadra proprio nella competizione avviata da tempo con Pechino per il controllo della regione Asia-Pacifico.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Vanuatu al voto nello scontro Cina-Usa sul Pacifico
12/10/2022 13:56
Tsunami: alle Salomone faticano ad arrivare gli aiuti
04/04/2007
Tsunami nell’Oceano Pacifico: 15 morti alle Salomone
02/04/2007
Tsunami alle Salomone: servono tende e acqua pulita
03/04/2007
Nazioni del sud Pacifico dicono no a grande accordo con Pechino
30/05/2022 12:40


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”