Terremoto a Bushehr, si scava fra le macerie in cerca dei superstiti
Teheran (AsiaNews/ Agenzie) - Nelle aree colpite dal terremoto di magnitudo 6.3 avvenuto lo scorso 9 aprile nella provincia meridionale di Bushehr si scava fra le macerie in cerca dei sopravvissuti. Mahmoud Mozafar, responsabile della mezzaluna rossa iraniana racconta che il sisma ha raso al suolo più di 90 villaggi. Fino ad ora 37 persone sono morte, mentre sono oltre 850 gli abitanti rimasti feriti e migliaia gli sfollati. I soccorsi hanno allestito oltre 2mila tende nelle aree più colpite. "Dopo la ricerca dei sopravvissuti - afferma Mozafar - la nostra priorità è raggiungere i villaggi rimasti isolati". Intanto, le autorità iraniane confermano che la centrale nucleare di Bushehr, situata a soli 96 km a nord-ovest dell'epicentro, non ha subito danni.
Ieri, all'udienza generale, papa Francesco ha invitato tutti i cattolici a pregare per le popolazioni colpite dal sisma: "Ho seguito la notizia del forte terremoto che ha colpito l'Iran meridionale e ha causato molti morti, feriti e ingenti danni. Prego per le vittime ed esprimo la mia vicinanza alle persone colpite da questa calamità. Preghiamo per tutti questi fratelli e sorelle dell'Iran". Le parole del pontefice sono state diffuse anche da diverse agenzie locali. Oggi, anche gli Stati Uniti hanno inviato messaggi di condoglianze al governo iraniano, sottolineando che "Washington è pronta ad aiutare l'Iran in questo momento di bisogno".
La Repubblica islamica si trova su alcune delle principali faglie sismiche del continente asiatico e i terremoti, anche devastanti, sono molto frequenti. Nel 2003, circa 26.000 persone sono state uccise da un terremoto di magnitudo 6,6 che rase al suolo la storica città di Bam nel sud-est del Paese. Nell'agosto 2012 due forti scosse nel nord-ovest dell'Iran hanno ucciso più di 300 persone.
A Bam è attiva da diversi anni l'unica missione della Caritas in Iran.