Tensione fra Jakarta e Londra sul movimento indipendentista di Papua
Jakarta (AsiaNews) - Sale la tensione fra Jakarta e Londra, dopo un lungo periodo di relazioni diplomatiche improntate all'amicizia e al riconoscimento reciproco che hanno spinto la corona britannica a concedere il titolo di "Sir" al presidente Susilo Bambang Yudhoyono. Al centro della contesa, l'apertura nella capitale inglese, con relativa partecipazione di alcuni funzionari, di una sede del Movimento Papua libera per l'indipendenza (Opm). A gettare su tutte le furie i vertici indonesiani, la presenza alla cerimonia dell'attuale sindaco di Oxford - dove sorge l'ufficio - Mohammed Abbasi, dell'ex primo cittadino Elise Benjamin e del parlamentare inglese Andrew Smith.
Leader nazionalisti e attivisti puntano il dito contro l'amministrazione britannica, accusata di fare il "doppio gioco" per quanto concerne le vicende di politica interna indonesiana. Pur sostenendo in via ufficiale Jakarta e il suo governo, al tempo stesso alcuni parlamentari e funzionari del Regno Unito si sarebbero comportati in modo diametralmente opposto mostrando vicinanza al movimento indipendentista. Uno schiaffo, aggiungono i vertici indonesiani, all'unità della nazione.
Le polemiche non risparmiano neppure il ministro indonesiano degli Esteri Marty Natalegawa, incapace secondo le accuse di stroncare la campagna del fondatore di Opm Benny Wenda, 37 anni, che dall'esilio londinese (iniziato nel 2003) continua a battersi per l'indipendenza di Papua. Intanto nella provincia orientale continuano le violenze: la scorsa settimana la polizia ha aperto il fuoco contro un gruppo di manifestanti nella provincia di West Papua, uccidendo cinque persone.
Ai tempi del colonialismo, Papua era sotto l'influenza olandese ma non è mai stata "occupata" a livello politico. La provincia orientale, un tempo nota come Irian Jaya, è ricca di risorse naturali ed è stata teatro di una violenta campagna militare ai tempi di Sukarno, che ha determinato l'annessione nel 1969. Il pugno di ferro usato dal regime di Suharto fra il 1967 e il 1998 e la massiccia invasione di multinazionali straniere e indonesiane hanno favorito la nascita di un movimento separatista. L'attuale denominazione è stata sancita nel 2002 dall'ex presidente Abdurrahman Wahid.