Telegramma del papa per la morte del card. Shirayanagi
Il porporato è morto ieri a 81 anni. Benedetto XVI ricorda il suo impegno per la diffusione del Vangelo, per promuovere la giustizia e la pace e per l’accoglienza dei rifugiati.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Benedetto XVI ha inviato un telegramma all’arcivescovo di Tokyo, mons. Pietro Takeo Okada, per esprimere le sue condoglianze a tutta l’arcidiocesi per la morte del card. Pietro Seiichi Shirayanagi, spirato ieri mattina all’età di 81 anni.
Nel messaggio il pontefice ricorda il suo impegno costante “per la diffusione del Vangelo,…. la sua opera per la promozione della giustizia e della pace e i suoi sforzi instancabili per i rifugiati”.
Il porporato, nativo di Tokyo, era stato ordinato sacerdote nel 1954 e nel 1970 è divenuto arcivescovo della capitale giapponese. Nel suo ministero ha lavorato perché il suo Paese cancellasse il debito estero dei Paesi poveri; per l’accoglienza dei rifugiati vietnamiti; per la pace in un mondo senza nucleare.
Nel febbraio dell’81 ha accolto Giovanni Paolo II in Giappone, in una visita memorabile per la stima dimostrata verso il capo della Chiesa cattolica da parte di una società dove i fedeli sono un numero sparuto. Alla lungimiranza di Shirayanagi si deve l’impegno della Chiesa del Giappone per la beatificazione dei 188 martiri giapponesi del XVII secolo, avvenuta con una cerimonia da lui presieduta a Nagasaki il 24 novembre 2008.
Shirayanagi è stato il 4° giapponese ad aver ricevuto il titolo di cardinale. Attualmente fra i cardinali non vi è nessun giapponese.
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