Teheran libera la Reiss e chiude il giornale di Karoubi
Ancora segnali contradditori dal regine iraniano. La studiosa francese resta nell’ambasciata del suo Paese fino alla sentenza del suo processo. Altri 28 arresti per le manifestazioni. Ahmadinejad annuncia che per la prima volta ci saranno tre donne nel governo della Repubblica islamica.
Beirut (AsiaNews) – Liberata Clotilde Reiss, la studiosa francese accusata di spionaggio, chiuso il giornale del “riformista” Mehdi Karoubi, annunciata la nomina di tre donne nel prossimo governo di Ahmadinejad. L’Iran continua a dare segnali contradditori di “aperture” e “chiusure”, eco, con tutta probabilità, del braccio di ferro in corso tra i suoi vertici.
La Reiss, dunque, è stata liberata, anche se non potrà lasciare il Paese fino alla pronuncia della sentenza nel processo al quale è sottoposta. L’annuncio, dato ieri sera, precisa che è stata pagata una imprecisata cauzione e che la giovane studiosa resterà nell’ambasciata francese a Teheran fino alla conclusione del processo al quale è sottoposta, per aver ripreso e diffuso immagini delle proteste popolari contro il risultato delle elezioni presidenziali di giugno. Tutto fa supporre che il procedimento si concluderà con una espulsione, essendo del tutto impensabile una riconsegna della Reiss alle autorità iraniane, in caso di condanna.
La vicenda della Reiss testimonia anche del netto miglioramento in atto tra Parigi e Damasco. Il presidente Sarkozy ha infatti dedicato un particolare ringraziamento alle autorità siriane per l’appoggio che il principale alleato dell’Iran ha dato alla Francia in questa occasione.
Sempre ieri, però, a Teheran è stato reso noto che altre 28 persone sono state messe sotto processo per aver partecipato alle manifestazioni di protesta e che è stato “temporaneamente” chiuso Etemad-e Melli (Fiducia nazionale), il giornale di Mehdi Karoubi, il leader riformista che nega la vittoria di Ahmadinejad alle elezioni. La chiusura, a quanto riferisce il sito dello stesso Karoubi, è stato chiuso per ordine del procuratore di Teheran. La questione è in realtà piuttosto oscura, perché oggi il procuratore Saeed Mortazavi ha negato il fermo del giornale, affermando che non è in edicola “per problemi della sua stamperia”, mentre il sito del giornale conferma che la mancata pubblicazione è dovuta all’intervento delle autorità.
Da registrare, infine, un vero “colpo di scena” messo in atto dal presidente. Ahmadinajad ha annunciato che del suo prossimo governo faranno parte tre donne. Saranno le prime a far parte di un esecutivo dopo la rivoluzione khomeinista. In proposito, l’ufficiosa Irib News riferisce di aver avuto direttamente dal presidente la notizia che esse sono Marzieh Dastjerdi e Fatemeh Ajorlu (insieme nella foto). La prima sarà al dicastero per la salute, l’altra a quello per il welfare, mentre nome e funzione della terza donna saranno resi noti mercoledì. (PD)
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