Tamil Nadu, un computer gratis a quasi 7 milioni di studenti
Il programma quinquennale ha il valore di 2 miliardi di dollari. Non mancano le critiche: software elementare e piano troppo costoso. Meglio investire su infrastrutture e servizi sociali.
Chennai (AsiaNews/Agenzie) – Il governo del Tamil Nadu sta distribuendo la prima tornata dei 6,8 milioni di computer portatili gratuiti agli alunni. L’iniziativa – un programma quinquennale da 2 miliardi di dollari – è la prima del genere in India. Elogi e critiche hanno accolto il progetto: da una parte, vi è chi sostiene che esso aiuterà i ragazzi più svantaggiati, i cui genitori non hanno la possibilità di comprare un computer; dall’altra, vi è chi vede nell’iniziativa solo uno spreco di risorse. Jayalalithaa, chief minister dello Stato, aveva promesso di varare tale piano nell’ottobre scorso, in vista delle elezioni amministrative.
Secondo i detrattori, i costi dell’iniziativa – stimati intorno ai 470 milioni di dollari solo quest’anno – sono troppo elevati e il denaro pubblico potrebbe essere speso nei settori delle infrastrutture e dei servizi sociali. Altri puntano il dito sulla qualità dei computer in distribuzione, che hanno software elementari insoddisfacenti per gli studenti. Il governo si difende dalle accuse, sostenendo che la spesa relativa all’iniziativa è inferiore al 3% del bilancio del settore.
Oltre ai computer, il governo sta distribuendo anche altri beni, come robot da cucina e tritacarne, promessi in campagna elettorale. Le famiglie più povere, iscritte ai programmi di sussidi alimentari, riceveranno capre e pecore.
Lo Stato del Tamil Nadu, il più meridionale di tutta l’India, è uno dei Paesi leader nell’uso dell’informazione tecnologica. Già in passato altri politici hanno lanciato programmi-donazione simili: M Karunanidhi, il precedente chief minister, aveva distribuito migliaia di televisioni a colori durante il suo mandato.
Secondo i detrattori, i costi dell’iniziativa – stimati intorno ai 470 milioni di dollari solo quest’anno – sono troppo elevati e il denaro pubblico potrebbe essere speso nei settori delle infrastrutture e dei servizi sociali. Altri puntano il dito sulla qualità dei computer in distribuzione, che hanno software elementari insoddisfacenti per gli studenti. Il governo si difende dalle accuse, sostenendo che la spesa relativa all’iniziativa è inferiore al 3% del bilancio del settore.
Oltre ai computer, il governo sta distribuendo anche altri beni, come robot da cucina e tritacarne, promessi in campagna elettorale. Le famiglie più povere, iscritte ai programmi di sussidi alimentari, riceveranno capre e pecore.
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