Tamil Nadu, presto annullata la legge anti-conversione
Il nuovo governo, guidato dai democratici del Dmk, ha annunciato di voler "annullare del tutto, non emendare, la draconiana legge contro le conversioni forzate". Iniziata la redistribuzione dei terreni fertili a favore dei contadini più poveri.
Chennai (AsiaNews/Cbci) Il nuovo governo del Tamil Nadu, guidato dai democratici del Dravida Munnettra Kazhagam (Dmk), ha annunciato ieri, 24 maggio, che "verrà presto annullata" la "draconiana" Legge contro le conversioni forzate approvata dal governo precedente. Questo, guidato dall'ex primo ministro Jayalalithaa, aveva introdotto il decreto ma, dopo le vivaci proteste delle comunità cristiane e musulmane, lo aveva emendato con un'ordinanza.
"L'emendamento hanno denunciato in più riprese attivisti per i diritti umani e leader religiosi - è stata del tutto ignorato dalle forze di polizia e dagli attivisti nazionalisti, che hanno continuato ad agire contro di noi come se nulla fosse".
Il documento di "visione governativa" presentato all'Assemblea dal nuovo governatore, Surjit Singh Barnala, esprime con chiarezza la volontà di "annullare del tutto la legge, visto che gli emendamenti sono stati inutili, così come molte delle controverse politiche avviate dal precedente governo".
Il documento annunia poi che "è iniziato il processo di ridistribuzione dei terreni fertili e presto cominceremo a reclamare gli appezzamenti di terra del governo per darli in affido ai contadini". Inoltre, conclude il testo, "è pronta una nuova legislazione che garantisce alle minoranze religiose dei posti riservati in campo educazionale e nel mercato del lavoro".
La difesa dei diritti delle minoranze ed il rispetto per la laicità dell'India sono stati i cavalli di battaglia del Dmk nel corso della campagna elettorale, durante la quale mons. Peter Fernando, arcivescovo di Madurai e presidente della Conferenza episcopale del Tamil Nadu, ha invitato i fedeli cattolici "ad appoggiare solo le forze politiche laiche in vista delle prossime elezioni generali per il Parlamento statale".