Taiwan: villaggio cancellato dal fango, oltre 600 dispersi
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Proseguono le ricerche degli oltre 600 dispersi nel villaggio Hsiaolin, nella montagnosa contea Kaohsiung (Taiwan meridionale), scomparsi sotto il mare di fango che stamattina ha sommerso l’abitato. In tutta l’isola e sulle coste della Cina ci sono stati frane e smottamenti, conseguenza del tifone Morakot che nei giorni scorsi ha flagellato la regione.
Nel villaggio di Hsiaolin sono dispersi oltre 600 dei 1.000 abitanti. Si scava nel fango. Le strade sono interrotte, i soccorsi arrivano solo con gli elicotteri che provvedono anzitutto a sfollare i superstiti. I sopravissuti raccontano con orrore di avere visto venire giù l’intera montagna soprastante il villaggio e sommergerlo. Non sono più visibili nemmeno i tetti delle case.
Le piogge torrenziali portate dal tifone hanno causato smottamenti in tutta Taiwan e sulle coste cinesi, con straripamenti di fiumi e inondazioni. E’ stato colpito soprattutto il sud di Taiwan, zona agricola molto popolata.
Il tifone ha poi perso di potenza, prima di raggiungere la costa cinese. Anche qui ci sono stati allagamenti e smottamenti, ma molto meno gravi, con un bilancio di due morti a Pengxi, contea di Taishun (Zhejiang), sotto una slavina di terra che ha seppellito varie abitazioni. Le autorità avevano evacuato circa 1,4 milioni di persone dalla zona costiera. La tempesta ha comunque distrutto oltre 6mila abitazioni e causato danni pari 9 miliardi di yuan (circa 900 milioni di euro).
La tempesta Etau, che marciava insieme al tifone, ha poi raggiunto il Giappone, poche ore dopo che Tokyo era stata colpita da un forte terremoto. Le violenti piogge hanno causato 13 morti e 15 dispersi nelle prefetture di Hyogo e Okayama, Giappone occidentale.
Nei giorni scorsi il tifone aveva già ucciso oltre 80 persone, di cui 41 a Taiwan e 23 nelle Filippine. Ha causato danni a Taiwan stimati in 5 miliardi di dollari di Taiwan (oltre 100 milioni di euro).