Taiwan: il Partito di Governo cerca di recuperare la fiducia degli elettori
Dopo le accuse di corruzione contro il presidente Chen, il Partito democratico progressista decide di sciogliere le correnti interne e punire i membri disonesti. Il rinnovo delle cariche interne favorisce il premier Su, probabile candidato presidente per il 2008.
Taipei (AsiaNews/Agenzie) Il Partito democratico progressista (Dpp) di Taiwan ha deliberato ieri, con 153 voti su 279 membri, di sciogliere le correnti interne, nel tentativo di rinnovare la propria immagine dopo la recente serie di scandali. Si vogliono anche introdurre sanzioni interne per i membri corrotti.
Le decisioni chiudono i due giorni di congresso del Partito, preoccupato di presentare una nuova immagine dopo le accuse di corruzione e di abuso di potere contro membri dell'amministrazione di Chen Shui-bian, presidente dello Stato, e persino contro sua moglie e il figlio.
La proposta è stata presentata dal vice presidente Annette Lu Hsiu-lien come mezzo per combattere "i tre mali" del Partito: la corruzione, i c.d. "membri fantasma" (pagati per iscriversi al partito e votare chi li paga), le rivalità tra le correnti. Gli esperti ritengono che le correnti danneggino il partito, creando alleanze e gruppi di potere autonomi con finalità loro. Di fatto ne sono componente strutturale sin dalla creazione, oltre 20 anni fa.
C'è stata una dura opposizione. L'eliminazione delle correnti ha detto il parlamentare Ke Chien-min serve soltanto a farle diventare "sotterranee".
"Il Partito ha insistito Tuan Yi-kang, aderente alla corrente maggioritaria New Tide deve cambiare politica. Alcuni membri sono concentrati su manovre di potere e altri sono incapaci a resistere al fascino del potere. Questo non è causato dalle fazioni". "Ho paura ha concluso che stiamo perdendo l'opportunità di una vera riforma. La gente dubita dell'onestà del Dpp e della sua capacità di governare il Paese".
Le nuove regole interne prevedono che chi danneggia l'immagine del partito perché accusato per corruzione o per avere comprato voti può essere sospeso dal partito e sarà espulso se condannato. Il Comitato anti corruzione del Partito può anche occuparsi di coniugi e figli di membri, coinvolti in casi di corruzione. Proibite le "elargizioni" dei membri del partito ad altri iscritti, a parte i parenti stretti.
All'incontro era assente Chen, per la prima volta da quando sei anni fa è stato eletto presidente. Dopo gli scandali che hanno coinvolto i suoi familiari ha subito insistenti richieste di dimissioni. A giugno in Parlamento è stata presentata una mozione senza precedenti che ne ha chiesto le dimissioni, anche se la sua carica dura ancora due anni. Di recente ha deciso di delegare alcuni poteri al premier Su Tseng-chang.
Il Congresso ha anche rinnovato le cariche interne, con l'elezione dei 30 membri del nuovo Comitato esecutivo centrale, gli 11 del Comitato centrale di revisione e i 10 del Comitato centrale permanente. Secondo gli esperti, candidati fedeli a Su hanno ottenuto almeno la metà dei seggi del Comitato permanente, cosa che potrà aiutarlo a candidarsi per le elezioni presidenziali del 2008. (PB)
16/01/2016 12:49