Taipei blocca la nomina di un giudice cinese al Wto
La delegazione di Taiwan si è opposta alla candidatura cinese per l’Alta corte dell’organizzazione internazionale in quanto sussistono “seri dubbi sulle qualità e sull’imparzialità” del candidato, Zheng Yuejiao. Se eletta, la Zheng sarebbe stata la prima cinese a ricoprire tale ruolo.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) – La delegazione taiwanese ha bloccato ieri la nomina di un giudice cinese presso l’Alta corte di giustizia del World Trade Organization [Wto, l’Organizzazione mondiale del commercio ndr]. I delegati hanno avanzato “seri dubbi sulle qualità e sull’imparzialità” del candidato, Zheng Yuejiao.
La Zheng era in una rosa composta da 4 candidati - provenienti da Stati Uniti, Giappone, Cina ed Unione Europea – presentati ad inizio mese dal Corpo d’appello del Wto. Se eletta, sarebbe stata la prima cinese a raggiungere l’Alta corte, che regola le dispute fra l’Organizzazione e gli Stati membri.
I candidati erano stati scelti tramite un sondaggio informale. Secondo un anonimo rappresentante del Wto, “Taiwan ha aspettato la prima situazione formale per presentare la sua obiezione”, che di fatto ha bloccato la nomina ed ha costretto il presidente del Corpo ad aggiornare la seduta.
Pechino considera Taiwan una provincia ribelle sin dal 1949, quando le truppe maoiste vinsero contro i nazionalisti di Chang Kai-shek. La Cina si oppone sin dagli anni ’70 all’ingresso dell’isola in ogni organizzazione internazionale, ma ha fatto un’eccezione per quanto riguarda il Wto, data la considerevole importanza dell'economia di Taiwan nella comunità mondiale.
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