Suore e preti in bicicletta per le vocazioni
Manila (AsiaNews) - Sacerdoti, suore e seminaristi in bicicletta per le vocazioni. Hanno cominciato così la loro giornata, oggi a Manila, i partecipanti al Congresso dei sacerdoti filippini: una corsa non competitiva di 5 chilometri dal seminario di San Carlo alla Cattedrale. Una "parata" chiamata "Takbokasyon 2004" (corri per le vocazioni), svoltasi prima dell'odierna apertura dei lavori del Congresso, dopo due giorni dedicati dai partecipanti ad un ritiro spirituale.
Questa straordinaria corsa per le vocazioni e' un'iniziativa dell'Ufficio per le vocazioni dell'arcidiocesi di Manila, ideata da padre Jason Laguerta, e padre Robert Reyes, più conosciuto a livello nazionale come "il prete che corre". Padre Reyes ha corso per il Paese in difesa, fra l'altro, dei diritti umani, della riforma agraria, della protezione dell'ambiente. La corsa è una manifestazione dell'appoggio della gente al clero, per rafforzare la loro fede nella loro vocazione.
Analogamente è stata lanciata in contemporanea "Padyak" (letteralmente "vogare in bicicletta") che sostiene i Sacerdoti per i poveri, la vita, l'azione e l'ambiente. Il progetto invita i preti a prendere esempio e seguire coloro che hanno vissuto con semplicità, nella Chiesa dei poveri. Come il domenicano Romy Azusano che ha scelto una vita semplice ed e' vissuto con i suoi parrocchiani nel distretto povero di Dagat-dagatan, a Manila. Lo scorso giugno è stato brutalmente ucciso da uno della sua comunità che intendeva rubargli la bicicletta. Il padre aveva voluto come mezzo di trasporto la lenta bicicletta, a testimonianza di una scelta di vita. Purtroppo molti sacerdoti hanno cambiato il loro modo di vivere, scegliendo uno stile più confortevole e l'automobile.
Altri sacerdoti martiri sono i padri del PIME Tullio Favali, il clarettiano Rhoel Gallarde, i gesuiti Pedro Alingal e Neri Satur, l'oblato Ben Innocencio, il redentorista Rudy Romano e il colombano Rufus Halley. Da ricordare anche la lunga prigionia del dehoniano p. Giuseppe Pierantoni.
Due dei laici che hanno preso parte alla corsa sono James Auste, che sopravvive al cancro fin dal 1996 ed ha fondato "Biciclette per la vita", e il neoeletto senatore Pia Cayatano, il padre della quale è morto di cancro.
Padre Reyes e Auste si preparano a lanciare la loro campagna viaggiando in bicicletta verso sud, verso Mindanao. "Il piano e' di percorrere 100 chilometri al giorno", ha detto Auste ad AsiaNews.