Suore di Madre Teresa ai maoisti: liberate i due italiani
Bhubaneshwar (AsiaNews) - Le suore di Madre Teresa a Kandhamal chiedono la liberazione dei due italiani rapiti in Orissa: "Noi, Missionarie della Carità, impegnate a servire i più poveri tra i poveri in Kandhamal, chiediamo a voi, nostri cari fratelli e sorelle che tengono in ostaggio i due turisti italiani, di rilasciarli senza condizioni. Le loro famiglie e i loro amici stanno soffrendo in modo terribile. Dio vi benedica". È il messaggio di suor M. Suma, superiora regionale delle Missionarie della Carità, lanciato ad AsiaNews. Intanto, il leader maoista locale Sabyasachi Panda offre il rilascio di uno dei due ostaggi, a condizione che il governo soddisfi almeno alcune delle 13 richieste. Il governo ha risposto dicendo che non sarà possibile assecondare tutti i punti. La proposta è contenuta in un'audiocassetta recapitata alla Cnn-Ibn e confermata da fonti di AsiaNews. Il messaggio non specifica quale dei due italiani tra Paolo Bosusco e Claudio Colangelo potrebbe essere liberato.
Intanto Naveen Patnaik, chief minister dell'Orissa, ha accusato il governo centrale di non fare nulla per la liberazione degli ostaggi. "Il ministro degli Affari esteri Krishna - ha dichiarato Patnaik - non mostra alcuna urgenza nel risolvere il caso. Non ha nemmeno risposto alla mia prima richiesta d'intervento, quando è avvenuto il rapimento".
P Chidambaram, ministro degli Interni, ha risposto alle accuse: "Se tali dichiarazioni sono vere, ne sono molto dispiaciuto. Ho chiamato di persona Patnaik domenica 18 marzo, ed egli non ha fatto alcuna richiesta al governo centrale. Non credo che il chief minister di uno Stato dovrebbe fare simili dichiarazioni".
Le trattative vanno avanti. Questa mattina il governo dell'Orissa ha emesso un mandato d'arresto per Sabyasachi e altri 26 ribelli maoisti. Nella serata di ieri, il gruppo dei ribelli ha spostato la data dell'ultimatum, forse al 24 marzo. Ad AsiaNews R.P. Patil, District collector del Kandhamal, non conferma in modo esplicito il giorno, "perché non posso ancora fornire ulteriori dettagli", ma è "certo che avremo più tempo per librare gli ostaggi, anche perché i ribelli hanno aperto le trattative. Stiamo affrontando il caso a livello statale e confidiamo nei tre mediatori".
Ieri Naveen Patnaik ha confermato i nomi delle tre personalità che faranno da negoziatori per lo Stato: UN Behera, segretario per gli Interni; PK Jena, segretario della dipartimento Panchayati Raj; SK Sarangi, segretario del dipartimento dello Sviluppo.