20/06/2006, 00.00
VIETNAM
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Suor Nirmala in Vietnam: governo favorevole alla presenza delle missionarie di Madre Teresa

di JB. Vu

La superiora della Congregazione fondata dalla Beata ha concluso un viaggio in Vietnam, dove le suore non hanno mai avuto una casa. Il governo le chiede di preparare un progetto di attività da svolgere nel Paese.

Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Le suore di Madre Teresa potrebbero tornare a svolgere attività sociali e di pastorale in Vietnam dopo anni di divieti. A prospettare la possibilità è stata la recente visita di suor Nirmala, superiora delle Missionarie della Carità, nella diocesi di Hanoi. Qui, lo scorso 8 giugno, alcuni funzionari governativi, responsabili della politica religiosa nel Paese, hanno proposto alla religiosa di preparare un progetto esplicativo delle attività che la Congregazione vorrebbe svolgere nel Paese, da sottoporre poi al Comitato per gli affari religiosi e al Dipartimento per i lavoratori, gli invalidi e gli affari sociali (Dolisa).

Suor Maria François Ha Thanh Tinh - della Congregazione Carità di Gesù, attiva in Vietnam ed ispirata alla spiritualità di Madre Teresa - riferisce ad AsiaNews che nell'incontro tra la superiora e Dhang Tai Than, responsabile del Comitato affari religiosi ad Hanoi, il funzionario ha reso nota "l'intenzione del governo di sostenere le attività delle Missionarie della Carità nel Paese".

Le suore di Madre Teresa non hanno mai avuto una casa in Vietnam, e la loro presenza è sempre stata "ad intermittenza". Nel 1974 l'allora vescovo di Saigon, mons. Paul Nguyen Van Binh, aveva invitato Madre Teresa a svolgere attività pastorali e sociali nella sua arcidiocesi. Alcuni Fratelli missionari della Carità iniziano così a lavorare con lebbrosi, poveri, senza tetto, emarginati e bambini abbandonati. Ma nel 1975, con la vittoria dei comunisti, i religiosi vengono espulsi, insieme a tutti i sacerdoti e le suore.

Nel 1993 il Dolisa invita ufficialmente Madre Teresa a venire a lavorare in Vietnam. Allora vi erano quattro suore impegnate nell'assistenza di bambini disabili nella provincia di Ba Vi, altre quattro ad Ho Chi Minh City. Le difficoltà però erano enormi a causa della rigida politica religiosa del governo e le Missionarie della Carità non riescono ad ottenere permessi per una aprire una casa e svolgere attività caritativa o di assistenza sociale.

Suor Maria François Ha Thanh Tinh, racconta che Madre Teresa ha visitato la Congregazione Carità di Gesù nel 1974 e nel 1975. "Nella nostra attività a favore di malati, emarginati sociali e sieropositivi - spiega la religiosa - ci ispiriamo sempre alla spiritualità della Beata". "Tra di noi – aggiunge – c'è anche chi lavoracon famiglie benestanti, ma povere di spirito e bisognose di consigli di vita".

Nel suo recente viaggio, dal 5 all'8 giugno, suor Nirmala ha voluto toccare con mano alcune delle realtà più drammatiche del Vietnam, ma anche i progetti di aiuto già avviati dalla Congregazione Carità di Gesù. Nella zona di Song Than, racconta suor Maria François, vi sono molte donne venute dalle diocesi del nord e del centro per guadagnarsi da vivere. A causa delle loro misere condizioni finiscono per essere vittime di sfruttamento sessuale o di rapporti con uomini sposati e seguenti aborti. Hanno bisogno di aiuto psicologico e spirituale. "Se il governo è veramente interessato alla questione sociale, potrebbe aiutare molto di più la popolazione permettendo ai religiosi di svolgere attività sociali".

Le suore di Madre Teresa hanno case di missione in oltre 120 Paesi del mondo, compresi quasi tutti i Paesi comunisti, dall'ex Unione Sovietica ad Albania e Cuba.

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