29/09/2005, 00.00
INDIA - SINODO SULL'EUCARESTIA
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Suor Nirmala Joshi: la forza dell'Eucarestia nella vita di Madre Teresa

di Nirmala Carvalho

In un'intervista esclusiva ad AsiaNews la Superiora generale delle Missionarie della Carità ricorda la centralità dell'Eucarestia nella missione della Beata: dall'adorazione traeva "luce e energia per riconoscere, amare e servire Gesù nei poveri". Messaggio delle Mc per il Sinodo sull'Eucarestia: "Possa esso condurre la Chiesa a un'esplosione di Carità".

Calcutta (AsiaNews) – Il ricordo del "tenero amore" di Madre Teresa per Gesù nell'Eucarestia, la preghiera per l'imminente apertura in Vaticano del Sinodo dei vescovi; partendo dalle parole del papa all'Angelus di domenica scorsa a Castelgandolfo, suor Nirmala Joshi - Superiora generale delle Missionarie della Carità (Mc) – racconta la centralità dell'adorazione eucaristica nella missione della Beata Teresa verso i poveri. La religiosa invia poi il suo messaggio per l'imminente apertura del Sinodo sull'Eucarestia: "Possa esso condurre l'intera Chiesa a un'esplosione di Carità". Ecco l'intervista rilasciata ad AsiaNews.

Suor Nirmala, durante l'Angelus di domenica scorsa, il papa ha definito l'Eucarestia "la più preziosa eredità che ci ha lasciato Gesù" e ha poi invitato a imitare Madre Teresa, esempio "di carità operosa e non di rado eroica"; in che modo la Beata ha ispirato e incoraggiato la devozione all'eucarestia nelle Mc?

Madre Teresa ci ha incoraggiate e ispirate attraverso il suo tenero e personale amore per Gesù nell'Eucarestia. La Madre faceva sempre profonde genuflessioni davanti al Santissimo Sacramento: lei sapeva Chi vi era dentro e Lo amava con passione. Il sacrificio eucaristico quotidiano e l'adorazione erano parte della sua vita; vi partecipava insieme a noi con grande amore, tenera devozione e entusiasmo.

Durante la comunione la Madre rimaneva raccolta in una profonda preghiera. Anche quando tornava a notte fonda dai suoi viaggi, si alzava alle 4.40 del mattino per partecipare con noi alla messa e pregare in cappella. Durante l'adorazione era sempre profondamente assorta nella preghiera, con il rosario in mano.

La Madre ci diceva sempre: "Bisogna imbeversi dello Spirito della Santa Messa, che è totale abbandono e offerta. L'Eucarestia è ciò che rende entusiasmante la nostra vita".

Il suo amore per l'Eucarestia l'ha spinta a essere sulla croce con Cristo per essere spezzata e data agli altri in modo che possano avere vita in abbondanza. Questo amore l'ha chiamata anche ai piedi della croce delle nostre sofferenze, fratelli e sorelle sui Calvari dei tempi moderni. Noi abbiamo visto con quanta grandezza d'animo la Madre ha risposto a queste chiamate e questo ci ha incoraggiate ad imitarla.

La nostra vita come Missionarie della Carità e il nostro lavoro di amore tra i più poveri dei poveri sono il prolungamento del sacrificio eucaristico che abbiamo offerto. Adoriamo Gesù nell'Eucarestia e lo serviamo e amiamo negli altri e nei più poveri dei poveri. Madre Teresa ricordava che "quanto più tenero è il nostro amore per Gesù, pane di vita nell'Eucarestia, tanto più tenero sarà il nostro amore per Cristo assetato nei più poveri dei poveri".

La Madre diceva anche che "Gesù si dona a noi attraverso l'Eucarestia per saziare la nostra fame e la nostra sete di Dio, Egli viene a noi nei più poveri dei poveri, come l'affamato, l'assetato, il senza casa, il malato, il moribondo, il non amato e l'indesiderato, per darci l'opportunità di saziare la Sua sete del nostro amore".

Ogni mattina Madre Teresa trascorreva con noi almeno due ore davanti al Santissimo Sacramento in preghiera e in meditazione e un'ora nel pomeriggio in adorazione; questo la riempiva di luce, amore e energia per riconoscere, amare e servire Gesù nei poveri.

Che cosa in Madre Teresa spinge la gente a imitare il suo amore per l'Eucarestia?

Sono le sue parole e le sue azioni. La Madre incoraggiava i bambini e gli adulti ad andare alla messa domenicale nelle proprie parrocchie, dove invitava all'adorazione eucaristica.
Per questo le cappelle del nostro convento rimangono aperte per coloro che vogliono unirsi a noi nella messa e nell'adorazione. Per quanto possibile, in ognuna delle nostre case per i poveri abbiamo una cappella dove chi vuole è libero di venire alla presenza eucaristica di Gesù per ricevere la sua pace, il suo amore e la sua gioia. Nelle case del nostro ramo contemplativo si svolgono intere giornate di adorazione aperte a tutti sia nelle parrocchie che nelle cappelle del convento.

I nostri volontari, provenienti da tutto il mondo, hanno la possibilità e la libertà ogni giorno di unirsi a noi per la messa e l'adorazione. E sono in molti a venire: l'Eucarestia e il lavoro per i poveri conferiscono nuovo significato alle loro vite.

Il 2 ottobre si aprirà il Sinodo sull'Eucarestia, che messaggio vuole inviare ai partecipanti?

Noi, Missionarie della Carità, raccomandiamo il Sinodo alla preghiera e alle cure di Maria e dei santi devoti all'Eucarestia, specialmente del Santo Padre Giovanni Paolo II e di nostra Madre, la Beata Teresa di Calcutta. 

Noi stesse rimarremo unite a te, nostro caro Santo Padre e a tutti i nostri padri nel Sinodo; pregheremo per voi e le vostre intenzioni, partecipando con l'amore al sacrificio eucaristico, contemplando e adorandoLo nel Santissimo sacramento e servendoLo negli altri specialmente nei più poveri dei poveri.

Possa questo Sinodo condurre l'intera Chiesa a una più profonda conoscenza e amore per l'Eucarestia e a un'esplosione di Carità – un amore vero e un'attenzione per i nostri fratelli e sorelle sofferenti e bisognosi, specialmente quelli ora a noi più vicini.

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