13/02/2020, 15.10
INDONESIA
Invia ad un amico

Sumatra, i Batak difendono i maiali: fermare la peste suina, ma senza abbattimenti

di Mathias Hariyadi

Per il gruppo etnico a maggioranza cristiana, il suino svolge un ruolo chiave nella cultura e nell’economia. L’epidemia di Asf ha avuto origine in Cina, nell'agosto del 2018. In Indonesia, il numero degli animali morti per colera suino e Asf ha superato quota 46mila.

Jakarta (AsiaNews) – Contrastare la diffusione della peste suina africana (Asf), senza sterminare i maiali sani. È la richiesta rivolta al governo indonesiano dai Batak, gruppo etnico a maggioranza cristiana originario del nord dell’isola di Sumatra. Nel Paese islamico più popoloso al mondo, il maiale è haram (proibito) a parte della popolazione; tuttavia, esso svolge un ruolo chiave nella cultura e nell’economia della minoranza.

L’epidemia di Asf ha avuto origine nelle fattorie di Shenyang, nella provincia cinese del Liaoning, nell'agosto del 2018. In poco tempo la malattia altamente contagiosa si è diffusa nei Paesi vicini, colpendo in modo particolare le nazioni del Sud-est asiatico. Ad oggi, in Indonesia il numero degli animali morti per colera suino e Asf ha superato quota 46mila. Allo scorso 22 novembre, nella provincia di North Sumatera erano morti circa 10.300 animali in 16 distretti. Solo alcuni giorni prima, ne erano deceduti quasi 5.800..

Lo scorso mese il governatore del North Sumatera, Edy Rahmayadi, ha dichiarato che stava prendendo in considerazione l’abbattimento di tutti i maiali nella provincia come misura disperata per fermare la diffusione del virus. Sebbene le autorità locali non abbiano dato seguito all’ipotesi, centinaia di Batak hanno dato vita al movimento “#SaveBabi” (#Salvate il maiale). Tre giorni fa, il gruppo è sceso in piazza per protestare presso l’edificio del Consiglio legislativo di North Sumatera (Dprd), nel capoluogo Medan. Oltre al “no” agli abbattimenti, i manifestanti hanno ribadito l’importanza del maiale per le loro tradizioni; e chiesto che il presidente indonesiano, Joko “Jokowi” Widodo, intervenga quanto prima per risolvere l’emergenza sanitaria, che ha già causato gravi perdite economiche tra gli allevatori di bestiame della provincia.

Azhar Harahap, a capo della North Sumatra Food and Livestock Resilience Agency, ha rassicurato i manifestanti: la soppressione degli animali è contraria sia ai regolamenti nazionali del 2012 in materia di benessere degli animali, sia alle direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità animale (Oie). L’abbattimento è una misura applicabile solo in caso di zoonosi, malattia mortale per l’uomo. Non esiste ancora una cura per Asf, ha aggiunto Azhar, ma l'amministrazione provinciale ha formato un'unità di risposta rapida al fine di garantire che i suini sani non vengano infettati. Azhar ha affermato che l'amministrazione sta anche monitorando da vicino i movimenti del bestiame tra villaggi, sottodistretti, distretti, città e province, e ha vietato il trasporto dei suini da e verso North Sumatera.

Nel vasto arcipelago indonesiano, vivono alcuni gruppi etnici che utilizzano la carne di maiale come portata principale nei banchetti allestiti per le occasioni speciali. Oltre ai Batak di North Sumatera, vi sono i Manadonesi di North Sulawesi, i Dayak del Borneo (Kalimantan in lingua locale) e i papuani delle province più orientali del Paese.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Seoul, scoperto il primo caso di peste suina al confine col Nord: allarme in tutto il Paese
17/09/2019 08:41
Il prezzo della carne di maiale cresce del 110,2% e traina l’inflazione cinese
10/12/2019 16:17
Seoul: cecchini contro i maiali con l’influenza suina
14/10/2019 11:47
Pandemia di peste suina: in crisi industria alimentare ed allevatori vietnamiti
17/06/2019 10:53
Nepal, allarme influenza suina: almeno 30 morti e centinaia di malati
22/04/2015


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”