Sumatra, fondamentalisti uccidono 3 poliziotti per vendetta
di Mathias Hariyadi
Le autorità confermano che l’attacco di questa mattina, in cui hanno perso la vita 3 agenti, è nato come una vendetta per un raid compiuto contro un gruppo di terroristi lo scorso 18 settembre. Intanto, il capo della polizia lancia l’allarme: “I fondamentalisti rapinano le banche per fare cassa”.
Jakarta (AsiaNews) – Rabbia e sconcerto, fra gli agenti della pubblica sicurezza indonesiana, per l’omicidio di 3 poliziotti ad opera di un commando di terroristi. Il crimine è avvenuto questa mattina nella provincia di Sumatra settentrionale, e ricalca quanto avvenuto alcuni mesi fa a Central Java.
Il portavoce della polizia, ispettore generale Iskandar Hassan, ha confermato che gli attacchi sono strettamente correlati con un raid compiuto dalla pubblica sicurezza lo scorso 18 settembre contro un gruppo di terroristi asserragliati nei pressi di Aceh.
Secondo il capo della polizia locale, generale Oegroseno, “circa 12 persone hanno partecipato all’attacco, una vera e propria vendetta per quanto avvenuto la settimana scorsa. In ogni caso, si è trattato di un raid che non si poteva prevedere in alcun modo”.
Durissima la reazione dell’esecutivo indonesiano; per il ministro centrale della Sicurezza di Jakarta, Djoko Suyanto, “tutte le forze di sicurezza sono in stato di allarme. L’ordine è quello di prenderli, a tutti i costi”.
In ogni caso, nel Paese sembra aumentare in maniera incontrollabile l’influenza dei terroristi islamici. Che, conferma sempre oggi il capo della polizia indonesiana, iniziano a usare le rapine in banca come metodo per fare cassa.
La strategia, già usata dai gruppi eversivi europei degli anni ’70, rappresenta una novità per l’Indonesia. Ora però, spiega il generale Bambang Hendarso Danuri, “aumenta il numero di prove che indicano il coinvolgimento dei fondamentalisti nelle rapine”.
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