Sulle spiagge egiziane del Mar Rosso il primo hotel in cui vige la sharia
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - Il ministro egiziano Hisham Zaazou, esponendo i dati sulla leggera risalita del settore turistico nel 2012, ha dichiarato che "le turiste in bikini saranno sempre le benvenute e l'alcol continuerà ad essere venduto sulle spiagge egiziane". Nonostante lo stesso ministro abbia aggiunto di essere impegnato nel tentativo di mitigare le posizioni più intransigenti delle fazioni salafite, ad Hurghada, località occidentalizzata del Mar Rosso, è stato inaugurato il primo hotel con regolamento islamico. Il 4Win, una delle principali strutture turistiche della costa, ha spiegato l'iniziativa come 'mossa di mercato'. "Al momento, molti potenziali clienti da tutto il Medio Oriente si rifiutano di venire ad Hurghada perché non vi vedono rispettata la propria privacy - ha dichiarato Abdelasset Omar, manager dell'albergo - stiamo solo cercando di colmare questo vuoto di mercato".
"L'hotel mi dà la possibilità di vivere il turismo nel mio Paese in un modo che non si contrappone alla mia credenza religiosa" dice invece Abdel Rahman, ingegnere elettronico del Cairo e tra i primi clienti dell'albergo. E aggiunge: "È perfetto soprattutto per le donne, possono nuotare senza problemi". Proprio alle donne è riservato infatti il quarto piano della struttura, con piscina e security femminile.
Al bar non sono invece serviti alcolici e le foto di Elvis Presley e Shakira sono state rimosse dalla hall. Ma, secondo The Guardian, nella televisione dell'albergo non sarebbero stati ancora oscurati i canali pornografici a pagamento.
Adel Ibrahim, proprietario del Canary Resort, un altro hotel della zona, ha definito 'intelligente' la politica di mercato adottata dal 4Win. In un Egitto in cui il turismo è in crisi e una rapida radicalizzazione della componente islamista in atto, "l'iniziativa potrebbe attirare i clienti più conservatori sia dall'interno che dai Paesi del Golfo".
Il turismo è sempre stato uno dei pilastri dell'economia egiziana, garantendo l'11,3% del Pil e dando lavoro a circa tre milioni di persone. La caduta del regime di Hosni Mubarak nel 2011 e il conseguente clima d'instabilità sociale e politica hanno contribuito al vertiginoso crollo del settore, che, dal 2010 al 2011, ha visto diminuire l'affluenza annua da 15 a 10 milioni di visitatori.
Nel vuoto d'istituzioni generato dalle rivolte, e in un Paese in cui anche la popolazione media presenta un forte grado di religiosità, la componente islamista ha guadagnato sempre più terreno. All'inaugurazione, sopra a un coro di"Allahu àkbar", lo sceicco Khaled Saeed ha detto che "l'hotel rispecchia una reale immagine della società egiziana".