09/10/2004, 00.00
EGITTO
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Strage di Taba: si cercano sopravvissuti fra le macerie delle vittime di al Qaeda

Taba (AsiaNews/Agenzie) – Le squadre dei soccorritori sono alla ricerca di 30 dispersi, sepolti sotto le macerie dell'Hilton hotel a Taba (al confine fra l'Egitto e Israele), teatro del sanguinoso attacco nella notte fra il 7 e l'8 ottobre. Le vittime accertate della strage sono 31, ma il numero dei morti è destinato a crescere nelle prossime ore. Vi sono inoltre 160 feriti.

Zeev Boim, viceministro della difesa israeliano, ha dichiarato che "l'attentato è riconducibile al gruppo terroristico al Qaeda o a qualche cellula affiliata alla rete del terrore di Osama Bin Laden". Hamas e la Jihad islamica hanno precisato di essere estranee alla vicenda.

Decine di soccorritori continuano a scavare fra le macerie dell'hotel alla ricerca di eventuali superstiti, ma le probabilità di trovare altre persone in vita si riducono col passare del tempo. Funzionari del governo israeliano confermano che l'attacco è avvenuto su due fronti: un'autobomba, esplosa al momento dell'impatto con l'edificio e un attentatore suicida imbottito di esplosivo. Testimoni hanno dichiarato che la deflagrazione è stata "sorprendente". La maggioranza delle vittime è di nazionalità israeliana, ma si contano morti anche fra egiziani e russi.

Il governo israeliano ha chiesto ai propri cittadini di lasciare l'Egitto; anche gli Stati Uniti e la Germania hanno sconsigliato viaggi nella penisola del Sinai. Il primo ministro israeliano Ariel Sharon e il presidente egiziano Mubarak hanno deciso di rafforzare la cooperazione fra i due paesi per scongiurare ulteriori attacchi.

Si teme anche per la vita di due sorelle italiane, ospiti dell'albergo, di cui si sono perse le tracce. Le ragazze, Jessica e Sabrina Rinaudo, piemontesi, erano partite lo scorso lunedì alla volta del mar Rosso per un breve soggiorno.

In Egitto non si registravano attacchi di tali dimensioni dal 1997, quando 58 turisti sono stati uccisi a Luxor. Taba è il principale canale di comunicazione fra Egitto e Israele ed è uno dei luoghi più frequentati dai turisti israeliani che trascorrono le vacanze sul Mar Rosso.

Inevitabili le ripercussioni nel turismo, settore di punta per l'entrata di capitali esteri nell'economia egiziana. Stime ufficiali affermano che i proventi derivanti dal turismo coprono circa il 5 % del prodotto interno lordo, ma il reale contributo del settore, tenuto conto dell'industria alimentare, è stimato attorno al 10-15 %. Il 12,6 % della forza lavoro (circa 4 milioni di persone) trova un impiego in questo campo.

 

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