Strage di Peshawar, leader cristiano indiano: Proteggiamo tutti i luoghi di culto
Mumbai (AsiaNews) - "Condanno con tutte le mie forze l'assassino di cristiani innocenti in Pakistan, colpiti mentre erano in preghiera. I luoghi di culto sono sacri per ogni religione e devono essere protetti e rispettati". È quanto afferma ad AsiaNews Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), commentando l'attentato di ieri a una chiesa protestante di Peshawar.
Il presidente del Gcic è protestante come le centinaia di vittime della strage. A nome della sua associazione e della comunità cristiana dell'India egli esprime "profonda preoccupazione per il disprezzo violento che gli estremisti islamici in Pakistan mostrano verso il diritto a praticare la propria fede in pace e sicurezza di tutte le religioni. Quanto accaduto è un gesto codardo che ha preso di mira fedeli innocenti".
La strage è avvenuta ieri al termine della funzione domenicale, quando due kamikaze si sono fatti esplodere vicino alla chiesa protestante Tutti i Santi a Peshawar, nel nord del Pakistan. Il bilancio ufficiale parla di un centinaio di morti e oltre 130 feriti. Il gruppo estremista islamico Jandullah ha rivendicato l'attacco, che giunge proprio quando il neoeletto primo ministro di Islamabad, Nawaz Sharif, ha dichiarato di voler riaprire il dialogo con i talebani.
Tra le vittime vi sono anche molti bambini: sette hanno perso la vita e 37 sono rimasti feriti. Per Sajan George è "una perdita senza senso di vite preziose. Questi piccoli sono martiri della fede: possa il loro sangue chiamare a gran voce la sicurezza dei cristiani in Pakistan".